Diana Sorensen: “Vorrei che Capri tornasse pioniera

di Ugo Canfora. –

Wedding e party d’eccezione, facciamo il punto della situazione con Diana Sorensen, proprietaria e creative director di Sugokuii Events, che a Capri e non solo è sinonimo di grandi eventi di risonanza mondiale.
Alla nostra domanda sulla sua visione in merito alla situazione Covid in relazione ad un’apertura della stagione turistica già per il 2020, Diana Sorensen risponde: “Innanzitutto sono molto colpita da come i capresi hanno preso sul serio il problema, capisco il fattore di vivere su un’isola ed avere solo un piccolo ospedale ma gli isolani dovrebbero essere orgogliosi di come hanno rispettato i divieti con unità e serietà. Guardando avanti credo sia importantissimo non mettere una pietra sopra al 2020 anche se la situazione avrà un impatto sulle attività, e soprattutto bisognerà attendere le decisioni del Governo sulle regole da seguire. Capri è stata sempre avanti in qualsiasi campo e sarebbe meraviglioso vederla ‘pioniera’ anche sul modo di gestire flussi di turisti e visitatori nei mesi successivi e nel futuro. Penso che Roberto Russo abbia avuto alcune buone idee riguardo la creazione di ‘checkpoint’ nei porti di partenza. Sarà cruciale la comunicazione, per far sì che Capri sia percepita come un posto sicuro. Per quanto riguarda gli eventi, dalla nostra esperienza in Asia abbiamo già sperimentato accorgimenti quali ‘tunnel di disinfezione’ e stiamo valutando dettagli come piccoli kit di sanificazione e mascherine ‘stile Capri’ per i nostri ospiti. Una cosa che ho notato però è il ‘silenzio’ degli addetti ai lavori di Capri sui social, specialmente su Instagram rispetto ad altre località come la Costiera Amalfitana e la Sicilia dove le strutture stanno postando di giorno in giorno contenuti nuovi. Troppe attività non stanno comunicando abbastanza sui canali social ed in questo momento è molto importante che Capri si mostri proattiva. Suggerirei l’istituzione di un vero e proprio ‘panel’ che aiuti le varie imprese ad essere più attive sui social con contenuti ‘freschi’ ed in inglese fluente in modo da arrivare diretti ad un vasto pubblico. Basta con la solita foto dei Faraglioni, a Capri ci sono giovani creativi capaci di produrre grandi contenuti multimediali. I capresi sono grandi lavoratori, lo so, ma devono essere anche velocissimi a comunicare in questo frangente: è la chiave per la stagione 2020 e per quella successiva”.

E riguardo all’impatto sul suo business, ovvero eventi, party e wedding di grande portata, abbiamo chiesto a Diana Sorensen come cambierà il modo di lavorare, in un campo dove niente può essere lasciato all’improvvisazione.
“Non nascondo che il nostro business ne risentirà, siamo molto selettivi e lavoriamo su pochi ma importantissimi eventi. Ma la mia azienda ha tre canoni fondamentali: programmazione temporale, test e controlli. Partiamo con i nostri sopralluoghi mesi prima degli eventi è la logistica e complicata, ma possiamo avere fino a 300 persone che lavorano e così prevedere ogni tipo di rischio per la sicurezza dei clienti. I nostri cronoprogrammi sono dettagliati al minuto ed ogni membro del team è preparato sul cosa fare, dove farlo e come, ed avere sempre un ‘piano B’ in caso di emergenza. Questo modo di lavorare, insieme alla discussione su eventuali checkpoint sanitari, ci permetterebbe di essere preparati a qualsiasi situazione inaspettata. In questo preciso momento non ci sentiamo nelle condizioni di sicurezza di ospitare eventi, ma abbiamo ricevuto molte richieste per il 2021. Finchè non sapremo quali sono i piani di Capri per garantire la sicurezza degli ospiti che arrivano sull’isola non terremo eventi. Dobbiamo essere in grado di comunicare ai nostri clienti che sull’isola ci sia un piano di sicurezza. Abbiamo sentito di storie orribili su contagi di massa negli Usa e in Sud America in occasione di matrimoni e non vogliamo vivere nulla di simile. La sicurezza prima di tutto – con un piano di azione operativo – ma anche il tempo è di vitale essenzialità”.