A.M.P.: avanti tra alti e bassi

di Ugo Canfora.

Area Marina Protetta, sempre più tortuoso e caratterizzato da alti e bassi l’iter burocratico per la sua istituzione. Le ultime notizie sull’Amp risalenti ai primi giorni del 2020 sono quelle riguardanti l’annuncio del ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha reso noto lo stanziamento di due milioni di euro in favore delle costituende Amp italiane, tra cui ovviamente figura quella di Capri, che stando alle parole del ministro riceverà i fondi fra il 2020 ed il 2021. Tuttavia l’iter appare sempre procedere un passo avanti ed uno indietro. Da novembre in poi, infatti, si sono susseguiti una serie di colpi di scena a partire dell’annuncio dell’amministrazione di Capri che – in data 18 novembre 2019 – comunicò la presentazione di un emendamento alla legge di bilancio da parte della senatrice Valeria Valente per lo stanziamento di fondi della istituenda Amp.

Troppo poco per cantare vittoria. Il 14 dicembre l’ennesima doccia fredda: l’Assessore con delega al ramo Paola Mazzina firma un comunicato con il quale annuncia con rammarico che nel testo presentato dalla V Commissione Bilancio del Senato non era stata inserita la previsione sull’istituzione dell’Area Marina Protetta.

Grossa delusione da parte dell’amministrazione e della popolazione, che nel comunicato mise ben in chiaro che non si sarebbe fermata. La polemica per questa battuta d’arresto si allargò a macchia d’olio fra maggioranza ed opposizione, sindaci di Capri ed Anacapri, associazioni, media e non ultimo sui social. Proprio tramite i social che il Ministro Costa, in una diretta Facebook a sorpresa, il 23 dicembre, è tornato sull’argomento, dopo che egli stesso nell’aprile scorso, in occasione di un evento Marevivo a Capri, si era fatto carico dell’avvio dell’iter per la realizzazione dell’Amp. In un passaggio della diretta Facebook il ministro ha dichiarato: “In passato, dagli organi di informazione sono venuto a conoscenza circa la presunta mancanza di risorse e della mia contrarietà all’istituzione, ma a queste polemiche rispondo oggi con le carte e con i fatti. Questa è la lettera che avvia l’iter la cartografia che determina il perimetro dell’Amp”.

Cauto ottimismo, probabilmente memore delle passate promesse, da parte dell’assessore al ramo Paola Mazzina che ha affidato i suoi apprezzamenti al ministro ad un comunicato stampa ma che ha voluto far chiarezza sui contenuti della diretta, sottolineando che il ministro non ha detto di aver istituito l’Amp ma solo di aver dato avvio all’iter. “Siamo sempre più convinti – ha detto la Mazzina tuttavia, che l’attenzione vada mantenuta molto alta: in gioco ci sono i grandi interessi di quanti intendono continuare a sfruttare il nostro territorio, ed in gioco c’è anche la dignità di Capri e dei capresi.” Intanto questo piccolo passo avanti per l’Area Marina Protetta sembra che stia causando, purtroppo, i primi “mal di pancia” a terra ferma. La testata online Positanonews, in un articolo del 3 gennaio riporta che “Stando ad alcune segnalazioni ricevute, questa potrebbe essere una manovra che impedirebbe ai charter nautici, in particolar modo di Massa Lubrense e Positano, di lavorare. Nella riorganizzazione, tra le altre cose, infatti, sarebbe previsto uno stop ai mezzi super veloci sotto costa”. Reazioni queste che forse potrebbero convincere anche gli “scettici” isolani sull’importanza di mettere in atto questa misura per difendere i nostri mari. Ed a proposito di reazioni, l’amministrazione comunale anacaprese ha pubblicato una nota di chiarimenti sul sito ufficiale con la versione dei fatti vista sulle illazioni di una presunta mancanza di collaborazione nella questione Amp. A tutti, noi diciamo: restiamo compatti.