Populismi e rappresentanza democratica di Alberto Lucarelli. Presentazione 23 agosto h. 19 Sala L. Pollio Capri.
Teresa Bianca Martucci Schisa
Il giorno 23 agosto alle ore 19.00 presso la Sala Luigi Pollio nei giardini della Flora caprese di Capri sarà presentato il libro del Professore Alberto Lucarelli ordinario di diritto costituzionale presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università degli studi di Napoli Federico II intitolato “Populismi e rappresentanza democratica” e si svolgerà una tavola rotonda cui parteciperanno Caroline Von Der Tann comunità Luterana di Napoli, l’assessore con delega all’area protetta dell’isola di Capri, ai collegamenti marittimi , beni culturali e monumentali, sviluppo del porto turistico, politiche di coesione UE (Fondi Comunitari) Professore associato di diritto costituzionale presso Università degli studi di Napoli Parthenope Paola Mazzina ,il Professore Anna Maria Nico ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l’Università degli studi di Bari Aldo Moro,il giornalista Luciano Garofano, lo scrittore Renato Esposito.
L’opera dell’autore è viva, intensa, analitica con un taglio storico- sociale importante.
Nella stessa si legge lo sforzo dell’autore nel riassumere e raccontare un per-corso esperenziale di buon populismo” (quello dell’ABC), analizza un populismo nella sua accezione negativa un populismo d’elitè, a quella positiva di un populismo attivo rispondente alle reali ed impellenti esigenze del “popolo”.
Un popolo dimenticato , che a causa del sistema politico-giuridico- istituzionale è divenuto “invisibile”un “cono d’ombra” e che trova un suo esprimersi solo attraverso la rete che sostituisce la piazza , la rete che unisce e distanzia, ma che di fatto finisce per “inghiottire” tutto attraverso i macro sistemi (Amazon, Google, Apple, ecc).
Il sistema che si viene a delineare è di una “rappresentanza che non rappresenta “, un vuoto difficile da colmare che si rinviene in tutte le categorie costituzionali.
L’autore sottolinea la necessità di riportare il sistema entro un perimetro costituzionale che è stato ampiamente travalicato in particolare durante la pandemia.
Un ritorno ad uno Stato di diritto rispettoso della graduazione delle fonti di diritto, e che non utilizzi strumenti giuridici “straordinari” come “ordinari”.
Nel testo non certo privo di nuove prospettive e soluzioni, si evidenzia in un sistema globale la necessità di un ordinamento giuridico globale alla stregua del diritto “cosmopolita ” di Kant.
Un ordinamento maturo che sia di “sostanza” e non di “forma”, ove la sovranità “nei fatti” sia esercitata dal popolo, come ? Attraverso gli strumenti di democrazia diretta .
Come agevolare questo processo ?
Con l’informazione , la formazione permanente che sviluppi e coltivi nuove coscienze sociali.
La cultura come “bene-comune”, a cui devono poter accedere tutti , di qui la volontà di divulgazione degli strumenti di democrazia diretta amplificando l’utilizzo degli stessi, solo così il popolo si renderà “visibile” attraverso una partecipazione attiva al sistema politico-sociale.