I Rossi: la seconda puntata!

di Ugo Canfora. –

Udite udite! La famiglia Rossi ha deciso, e dopo i miei consigli della scorsa settimana è venuta a Capri per il ponte del 2 Giugno, usufruendo del bonus vacanze di 500 euro.
Visto che ormai eravamo diventati amici, ho pensato di invitare il sig. Rossi e famiglia a casa mia per cena, in modo da farmi raccontare come sia andato il loro soggiorno. Essendo una conversazione fittizia si è potuta svolgere comodamente a tavola senza mascherine e distanziamento sociale, seppure non congiunti. Ho fatto loro tante domande sull’impressione che hanno avuto dell’isola in questo “debutto” della fase 2 (2.5?). Per non tirarvela troppo a lungo la riposta è stata “meh…” che è sempre meglio di “che schifo” però è nettamente al di sotto del “wow stupenda, un po’ cara però…” a cui siamo abituati.
Insomma, ecco qua quello che è venuto fuori dalla nostra conversazione.

I miei amici Rossi hanno optato per l’aliscafo e, con non poca fatica, hanno trovato un orario a loro congeniale e si sono imbarcati per Capri su di un mezzo dove le distanze di sicurezza, beh sì, c’erano, però a scanso di equivoci si sono messi fuori per stare più tranquilli che non si sa mai. Arrivati a Marina Grande hanno molto apprezzato il colpo d’occhio dei pallini colorati, e saltellando qua e là a mo’ di campanaro hanno raggiunto la funicolare che li ha portati nel salotto del mondo.
Breve sosta per il check in nella struttura ricettiva da loro prenotata, e poi tutti contenti sono anche riusciti, in zona Cesarini, a prendere un caffè al bar e un bel gelato per le strade dello struscio, dove hanno potuto ammirare le vetrine di qualche negozio aperto ed i frenetici allestimenti di quelle di molti altri. Abbastanza interessante anche questo, un po’come quando ti invitano nel backstage di qualche spettacolo con il pass VIP. Ma del resto, oh, mica la colpa è nostra? E’ del Governo… o no? Ci hanno poi fatto i complimenti “per la lungimiranza di aver creato durante il lockdown quella struttura di biocontenimento per eventuali pazienti Covid nei giardini pubblici”.
Là per là sono rimasto basito: struttura provvisoria per pazienti? Poi ho capito di cosa si trattava, ma non ho avuto il coraggio di dire la verità e mi sono limitato ad un “eh, vabbè pare che ormai non serva più, infatti la stanno finalmente smantellando”. Spero di essere stato convincente.

Il tour delle bellezze naturali e monumentali dell’isola comunque è andato benino, quasi tutto chiuso, però, mi hanno detto che a Parco Astarita c’erano dei volontari che stavano sistemando, e che gli hanno simpaticamente consentito di dare una sbirciatina al parco work in progress.
Sono anche saliti ad Anacapri, nonostante lo sciopero dei bus ed il servizio taxi sostitutivo dei comuni, del quale il sig. Rossi, essendo sindacalista, ha rifiutato di usufruire per principio, quindi lui e famiglia se la sono fatta a piedi fino al comune di sopra, dove dicono si respirasse quasi un’aria di normalità. Bene così.

Poi alla fine, ritornati a Capri, per l’ultimo giorno di vacanza, hanno voluto provare a fare un tuffetto in acqua. Infatti prima di incamminarsi verso una imprecisata spiaggia pubblica, mi hanno telefonato chiedendomi se fosse vietato o meno, ed io in difficoltà, mortificato, gli ho detto “bho, non si sa, non si capisce, c’è chi va, poi dicono che è chiuso, poi dicono che vanno a fare le multe, nel caso vi beccano e vi fanno la contravvenzione fate finta di essere stranieri e che non avevate capito…”.

E questa è stata per sommi capi la nostra conversazione, ormai amici, ho invitato i Rossi per agosto ospiti miei, speriamo che per allora il loro giudizio a fine vacanza sia “wow!” e non “meh…”!