Giochiamoci su #1: Restiamo a casa con D&D
di Ugo Canfora. –
In questi momenti di emergenza, è nostro obbligo sui giornali mantenere una visione a 360 gradi sul mondo. Ecco quindi che per le informazioni serie su salute, economia e quant’altro lasciamo totalmente la parola agli esperti senza entrare in campi che non ci competono. Parallelamente insieme agli amici e ottimi colleghi L’Isolano facciamo del nostro meglio per proporvi informazioni e cronaca puntuali e misurate.
Oggi a me tocca fornire qualche consiglio per come divertirsi a casa, e focalizzarci su pensieri più leggeri. Parliamo di come ingannare il tempo: un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo. Missione di oggi: allontaniamoci dagli schermi. O meglio utilizziamoli solo ove necessario, per aggirare i limiti imposti dalle misure di distanziamento sociale. Sicuramente siete tutti intenti a rimettere un po’in ordine cantine, soffitte e sgabuzzini. Recuperate i giochi da tavolo, anche quelli non proprio attuali, la maggior parte di essi regge benissimo il passare del tempo, come il vino. Se, come molti, siete fuori da questo mondo da decenni, cercando un po’ su internet scoprirete che oltre ai grandi classici ci sono centinaia di giochi da provare. Questo nella fortunata ipotesi che non siate confinati in totale solitudine in casa. In questo caso, strappo alla regola, affidiamoci ad internet. Sulle piattaforme di distribuzione digitale di videogiochi, si trovano le versioni digitali di tali giochi. “Costringete” i vostri amici a fare lo stesso e sarà semplicissimo organizzare partite in remoto, come il telelavoro, giusto per sdrammatizzare un po’.
E ricordatevi che specialmente per i giochi da tavolo, l’importante non è vincere ma è il cincischiare attorno ad un tavolo anche nell’eventualità che sia solo virtuale. I più vecchi come me avranno poi sicuramente memoria dei giochi di ruolo, uno su tutti il celeberrimo Dungeons and Dragons, in cui a farla da padrone sono la narrazione e l’inventiva più che la competizione sfrenata. Consiglio per i “non addetti ai lavori” di orientarsi verso le prime edizioni, il materiale è facilmente reperibile in rete. E anche in questo caso, se siete soli, basta una semplice videochiamata Skype per un tavolo virtuale con i vostri amici, perché il gioco ha bisogno solo di carta, penna e dadi. E per i più piccoli ricordate che ogni fiaba può diventare un gioco di ruolo. Infatti ci si divide fra giocatori e Dungeon Master, ovvero il narratore. Gli appassionati si attengono ovviamente alle regole, calcoli matematici, manuali e altri tecnicismi. Tolti questi “dettagli” alla fine questo gioco tanto appassionante è costituito da una persona che racconta una storia e i giocatori che la portano avanti con delle loro scelte. È inutile quindi sottolineare che si può anche improvvisare, specialmente se volete intrattenere i vostri bambini. Fate un esperimento, partite con un’idea molto vaga, iniziate a raccontare una fiaba e lasciate prendere delle decisioni ai bambini sul corso della storia.
Ecco fatto questo state già giocando ad uno di questi misteriosi “giochi di ruolo”. Infine voglio ricordarvi che per qualsiasi dubbio su giochi da tavolo e giochi di ruolo potete contattare via Facebook gli amici dell’Associazione Culturale Arcadia, veri “luminari” del settore. Qui a L’Isolano non si scherza, vi indirizziamo sempre verso i professionisti, anche quando si tratta di giocare.