Antonino Moccia: “Nessuna corsa alla spesa”

di Michele Di Sarno

I supermercati presi d’assalto in ogni angolo di Italia sono uno degli “scatti” che resteranno nella memoria storica dell’emergenza Coronavirus di questo paese.
Ad Antonino Moccia, proprietario dei Supermercati Decò dell’isola azzurra, insieme a Ciro, Marianna e Susanna, abbiamo chiesto di raccontarci come sono cambiate le dinamiche di lavoro e il rapporto con i clienti in questo momento complicato.

Ci parli del suo staff operativo sull’isola di Capri che sta fronteggiando l’emergenza.
“Buona parte dei 40 collaboratori non sono residenti a Capri: molti di questi hanno preferito, lo scorso week-end, di non tornare dalle proprie famiglie e rimanere sull’isola; chi non è rimasto sull’isola, non vi tornerà. L’amore per questo posto ha fatto sì che tutti e tre i punti vendita risultino aperti. Garantiamo il trasporto degli alimenti sull’isola con i trasportatori che adottano tutte le precauzioni imposte dai comuni, coi quali siamo in contatto anche per il mio ruolo di presidente del Rotary Club di Capri al fine di mettere a loro disposizione mascherine, guanti e tute ermetiche”.

Com’è stata impostata l’organizzazione dei punti vendita in queste settimane?
“Facciamo entrare 6, 7 persone per volta: è ovvio che la clientela soffra questa situazione e, essendo l’isola piccola, capita che all’esterno dei negozi si formi qualche coda che può rappresentare un assembramento. Cerchiamo di essere sempre sorridenti e disponibili con i clienti: con il comune di Capri (e a breve anche con quello di Anacapri) abbiamo organizzato un servizio a domicilio con le associazioni capresi che raccolgono le richieste via telefono e ci mandano gli ordini via e-mail che noi prepariamo – specialmente per gli over-65 – proprio per evitare le code”.

Quali sono le maggiori difficoltà che state incontrando?
“Se non sull’isola, in altri punti vendita dobbiamo interfacciarci con l’ignoranza di alcune persone che pretendono di entrare senza mascherine, qualcuno anche con la tosse: i miei collaboratori li richiamano e loro rispondono in malo modo. Questi comportamenti talvolta ci impauriscono perché non si sa mai con chi si ha a che fare”.

Ci può rassicurare del fatto che non c’è bisogno di correre agli approvvigionamenti?
“Sicuramente, la fornitura di alimenti è sempre assicurata: i trasportatori stanno facendo un grande lavoro al nostro fianco già a partire dalla consegna ai nostri magazzini centrali fino a tutti i punti vendita. Per questo motivo consiglio ai clienti di fare la spesa sufficiente per due, tre giorni in modo da non uscire continuamente da casa e di farla in maniera mirata e rapida: solo aiutandoci riusciremo ad uscire prima da questa grande crisi che ci sta colpendo”.