Enrica Esposito: “Riporto la vera Capri nel mondo d’oggi”

Michele Di Sarno. –

La passione per il giocattolo antico, la scoperta casuale di un modo di vivere l’isola diverso da quello odierno: parliamo con Enrica Esposito della sua Bambolina di Capri, la naturale evoluzione di un percorso personale.

Nel raccontare l’inizio della sua avventura che l’ha portata all’apertura di questo piccolo negozio a Via Roma, Enrica inizia dalle proprie radici familiari: “Ho perso mio padre quando era ancora giovane: ogni tanto saltava fuori online qualche foto degli anni Cinquanta che lo ritraeva; una volta ne trovai una – in cui c’era anche una bambolina che espongo nel mio negozio – che rimandava ad un antiquario: così, decisi di acquistare quella bambolina, anche perché fin da piccola sono appassionata a questo tipo di oggetti.

Bambolina dei primi del Novecento

Da quel momento, Enrica ha ampliato sempre più la sua collezione di souvenir antichi, facendolo con un’interessante filosofia di fondo: “Questi oggetti che acquisto e colleziono sono partiti da Capri tantissimi anni fa, hanno vissuto per decenni in case di tutto il mondo e io le riporto qui, arricchite di storia: sono cartoline viaggianti.”

Non solo bambole: “Ho riacquistato anche le vecchie borse che si vendevano davanti alla Grotta Azzurra: le facevano ad Ischia ma sono diventate famose qui. Ho pure una sorta di caleidoscopio in bachelite dentro cui si vedono le immagini dell’isola di Capri. E poi ancora le prime penne, i ventagli, i fazzoletti realizzati a mano, Recuperare tutti questi souvenir ha comportato un grande investimento da parte mia, però la passione per la storia dell’isola e per il giocattolo antico mi ha spinta a compierlo”.

Enrica Esposito vive l’isola di Capri con lo spirito degli anni Cinquanta, anche la musica che diffonde dal proprio negozio è a tema con quegli anni. Le bamboline originali, i pezzi unici, però, non si vendono: “Non hanno prezzo. Un’azienda di Firenze ed altri artisti d’Italia riproducono rigorosamente a mano questi ricordi, soprattutto i dettagli, come il vestito della tarantella. Così è nata ‘La Bambolina di Capri’, nel 2015: sono partita dal voler raccontare la storia de ‘La Bella Carmelina’, poi sono passata a realizzare le prime borse di paglia con la scritta ‘Capri’ che ad oggi hanno ispirato altri negozi“.

A proposito di ispirazione: “Mi ispiro a me stessa: ogni oggetto che si può vedere in negozio racconta la memoria che ho dell’isola: le passeggiate a piedi nudi, gli odori come quello dei limoni, le bambole che costavano troppo e mia mamma non poteva acquistarle. Questa attività è nata come una passione e tale resta, anche se è diventata un lavoro perché ci sono spese e responsabilità. Quando entra un cliente, per me è una gioia: mi piace molto il contatto con le persone, sono un’osservatrice attenta.”

Enrica Esposito con Paola Di Benedetto e Aurora Ramazzotti

Creatività, passione e ricordi: sì, ma non si vive di solo pane. Enrica, da qualche tempo, ha scoperto il potenziale di una piattaforma come Instagram grazie alla curiosità e all’apprezzamento mostrati da un notissimo rappresentante della moda: “Un giorno, Stefano Gabbana – D&G – ha postato la foto della mia vetrina sul suo account di Instagram. Da quel momento ho capito che avrei potuto condividere questa mia idea di Capri con tutti, perché gli isolani sanno meglio di chiunque altro il modo in cui far conoscere l’isola autentica al mondo”

Al momento, l’account Instagram de La Bambolina di Capri sta crescendo ma Enrica Esposito ha un sogno nel cassetto ancor più a breve termine: “Spero, un giorno, di poter realizzare una bella mostra del giocattolo antico come la vidi a Città della Scienza, una volta: l’oggetto ti riporta indietro nel tempo”.