Un anno senza eventi, in attesa di ripartire

Michele Di Sarno. –

Carnevale 2020: l’ultimo evento “senza pensieri” sull’isola. Gli studenti dell’Axel Munthe si esibivano sul palco allestito in Piazzetta con un bell’omaggio al nostro Peppino Di Capri, mentre la sera del lunedì di Carnevale, il 24 febbraio, Gigi Soriani e Dj Gabry facevano ballare quanti scelsero di recarsi presso la piccola tendostruttura allestita all’interno dei Giardini della Flora Caprense pochi mesi prima.

Già da qualche settimana si parlava del Coronavirus, proprio in quei giorni di metà/fine febbraio c’era una polemica tra Italia e Cina, con quest’ultima che si diceva offesa dai pregiudizi degli italiani in merito alla diffusione del virus. Appena a ridosso delle festività di Carnevale, il 21 febbraio dello scorso anno, si registrò il contagio del “paziente 1” in quel di Codogno.

Nell’opinione pubblica, allora come ora, c’erano quelli definiti “allarmisti” e quelli che venivano tacciati di essere troppo superficiali: ma, sensazioni a parte, non si aveva la benché minima idea di ciò a cui il mondo stesse andando incontro.

Dopo il turismo, il settore più colpito dalla crisi conseguente la pandemia è certamente quello degli eventi: teatri, discoteche, cinema, presentazioni: come per il settore turistico, anche dietro ad ogni evento ci sono decine di figure, dalla manovalanza all’organizzazione. Anzi le due realtà, turismo ed eventi, sono strettamente collegate.

Ed oggi, ad un anno dallo “stop”, il mondo dello spettacolo ha cercato di reinventarsi attraverso lo streaming, ma non è la stessa cosa: il calore del pubblico, la percezione di presenza e il piacere di intrattenere non possono essere replicati considerando la distanza.

L’isola avrebbe dovuto ospitare, ad esempio, eventi di portata internazionale, uno su tutti quello organizzato da Chanel che aveva riempito di grandissime aspettative l’imprenditoria locale per un maggio che sarebbe stato memorabile.

Questo anniversario vuole rappresentare un moto di quella fiducia che inevitabilmente dovremo profondere per il futuro, consapevoli del fatto che il prestigio dell’isola, acquisito in decenni di storia in fatto di eventi e di turismo, sarà un vantaggio da sfruttare e, soprattutto, da valorizzare appena sarà possibile rendere Capri e Anacapri di nuovo disponibili allo stupore del mondo e scenario d’intrattenimento per isolani grandi e piccini.

(foto: pagina Facebook dell’Istituto “Axel Munthe”)