Capriamoci segnala sbarchi clandestini. Il consiglio di Stato annulla tutto
E’ l’allarme lanciato dall’associazione isolana Capriamoci che ha scritto al sindaco per denunciare il continuo utilizzo dell’imbarcadero dello Scoglio delle Sirene, a Marina Piccola dai privati, nonostante l’ordinanza di divieto assoluto, ad esclusione delle imbarcazioni degli stabilimenti balneari e dei tender dei grandi yacht.
“A seguito delle numerosissime segnalazioni inviateci – scrivono i vertici dell’associazione – è stata inviata una lettera all’ Amministrazione riguardo lo sbarco clandestino a Marina Piccola, fenomeno questo già diffusosi negli scorsi anni e già portato all’attenzione della Città di Capri da Capriamoci. Fenomeno quest’anno molto più grave in quanto non è presente nessun controllo anti-Covid in zona. Notiamo che natanti provenienti da terraferma continuano a sbarcare senza alcuna forma di controllo sia presso gli stabilimenti che all’imbarcadero. Riteniamo che questo comportamento sia gravissimo, specie quest’ anno, in quanto – tra le altre cose – si rischia di vanificare il lavoro fatto dal Porto Turistico, attrezzatosi con mezzi all’avanguardia e controlli ad ogni sbarco”.
Intanto in settimana il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso delle compagnie di charter via mare della penisola sorrentina e della costiera amalfitana che non potevano attraccare allo Scoglio delle Sirene. L’ordinanza fu impugnata dinanzi al Tar che rigettò il ricorso, ma oggi il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla vertenza ribaltando il verdetto di primo grado e pronunciandosi a favore delle compagnie di charter che da domani potranno nuovamente attraccare ed ormeggiare nel piccolo approdo di Marina Piccola e non più soltanto al porto turistico. Il braccio di ferro continua.