Ciao “Capo”…

di Paolo Falco. –

Un altro figlio  di Capri ha lasciato la vita terrena troppo presto. Ha cessato di battere il cuore di Salvatore Coppola,  detto “Brioscia” dal soprannome del padre Antonio, ristoratore e animatore di tanti spettacoli con le bande della tarantella Caprese.

Conoscevo Salvatore dagli anni settanta, quando, bambino tornai dalla Germania con i miei genitori. Ricordo che non conoscevo nessuno e non parlavo ancora bene l’italiano, ebbene la signora Angelina che era un po’ la zia di tutti mi presentò Salvatore che mi accolse con generosità, nonostante il mio rigore teutonico di allora.
Da quel momento nacque un’amicizia che ci ha portato a vivere tante avventure insieme in quel di Matermania, la contrada dove siamo cresciuti, avventure che comprendevano l’istituzione di una vera e propria Holding della bancarella con rivendita dei giornalini per bambini usati, fino alla raccolta di fichi d’india o la raccolta di tronchi di legno che poi vendevano per poche lire. Salvatore era indiscutibilmente il “capo” tanto che una volta lo portammo fino al nostro quartier generale “la capanna” (una vecchia cantina abbandonata in un rudere) in poltrona, perché si era ferito pochi giorni prima.
Poi la vita divide e allontana, ma rimarranno sempre quei ricordi di tempi spensierati e di vita genuina di cui a volte ho profonda nostalgia.

Ciao Salvatore, sono sicuro che gli affanni della vita ora ti sembreranno una bassezza di noi poveri umani e che in un mondo migliore avrai la serenità che meriti. Ciao  “capo” riposa in pace .