Caro Babbo Natale…

di Michele Di Sarno.

Caro Babbo Natale,

Quest’anno non siamo stati particolarmente buoni. Ci sono state le elezioni amministrative e nei due comuni dell’isola l’affluenza è diminuita rispetto al 2014 quando, a sua volta, era già minore rispetto al 2009. Sarà fisiologico, sarà in linea con la situazione nazionale ma qui – e mi riferisco a Capri – c’è una particolarità: nonostante l’astensionismo alle urne, sono aumentate le persone che si occupano di politica, molte volte in maniera strumentale, infilandola allusivamente nelle proprie opinioni oppure omettendo da queste ultime ogni osservazione non coerente con questo strano senso di fedeltà “a prescindere”.

Il concetto di cambiamento climatico, vedi, qui assume un significato diverso da quello a cui siamo abituati: l’aria si fa sempre più pesante e consumare ossigeno per dire ciò che si pensa davvero fa arrabbiare molto gli “ambientalisti”, ovvero coloro che ci tengono a preservare un determinato ambiente, uno specifico clima. Attenzione, non siamo in Cile: per fortuna, il politico qui pare accettare l’esistenza di cittadini critici nei suoi confronti. È, piuttosto, una frangia dei suoi sostenitori a fare strenuamente da scudo, arrivando anche a negare l’evidenza, talvolta. Come nel calcio: le dirigenze lasciano che siano i tifosi a scannarsi, di certo non si esprimono contro una tifoseria avversaria.

Come dono, quindi, ti chiedo di infondere nei nostri politici un po’ di attenzione in più affinché i loro supporters si diano una calmata perché, per quanto possa tornare utile in termini di consensi questo sacrificio incondizionato, a lungo andare si rischierà di perdere completamente di vista – a parte la serenità di cui la democrazia dovrebbe essere dispensatrice – obiettivi essenziali quali la progettualità e il bene comune, finendo per ridurre la scelta elettorale ad una sorta di televoto al “Grande Fratello”, dove vince la persona e non il suo contributo, effettivo o potenziale, al benessere del paese.

Mi hai già spiegato che quando si diventa adulti non è più il caso di chiederti doni materiali, perché deve cambiare la concezione di “valore”. Perciò, io non ti chiedo gli autobus nuovi, gli aliscafi efficienti, l’assistenza sanitaria garantita, i luoghi di aggregazione per tutte le età: io ti chiedo di far sì che ognuno di noi avverta, forte, l’importanza di ciascuna di queste esigenze. Purché – ormai ci conosci – questa tua magia coinvolga tutti noi contemporaneamente: ne abbiamo già viste di proteste solitarie durate giusto il tempo in cui il disservizio ha penalizzato la singola persona. Per quanto sia comprensibile che la maggioranza accusi l’opposizione di attaccarla perché scottata dalla sconfitta e che l’opposizione accusi la maggioranza di non mantenere le promesse, perché non facciamo che da domani siano i sostenitori di ciascuna fazione ad essere più severi – in senso esclusivamente costruttivo – con i candidati che hanno votato?

Forza, pensaci tu: intanto, auguro un Natale sereno a tutti, lettori ed elettori.