Idee all’orizzonte #2: Educazione Ambientale
– Redazione –
Trentatré per anno. Questo sarà il monte ore che verrà dedicato all’educazione ambientale, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici, a partire dall’anno scolastico 2020/21. Lo ha annunciato il ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti in un’intervista a Reuters, popolare agenzia di stampa oltremanica. (il ministro Fioramonti si è dimesso il 24 dicembre, ma speriamo resti valida questa iniziativa).
Un’iniziativa che il ministro ha tenuto ad ufficializzare subito, perché le legislature stanno diventando sempre più brevi e molte proposte si perdono nel cambio tra un governo e l’altro. Peraltro, l’Italia sarà il primo Paese al mondo ad inserire questa materia nei programmi di tutti gli indirizzi, di qualunque grado: nelle sue dichiarazioni, il ministro ha lasciato intendere che anche le materie più consuete, come la geografia e la matematica, verranno insegnate in modo da tangere e affrontare il tema dello sviluppo sostenibile. Inoltre, degli esperti di livello internazionale collaboreranno con il Ministero per formare gli insegnanti. Un’occasione anche per la nostra isola, affinché innanzitutto aumenti la sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente, la cui salvaguardia è fondamentale sia per migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi e di chi verrà, sia per l’importanza che il contesto naturale in cui viviamo ha per il nostro turismo, rappresentando la maggiore attrattiva.
Capri, già da marzo 2019, è plastic free e vanta numerose iniziative – portate avanti da diverse associazioni isolane – che hanno come finalità il ripristino degli spazi verdi e che rappresentano anche una spinta alle coscienze di chi finora non si è troppo preoccupato dell’ambiente. Educazione ambientale anche a scuola, quindi. Attenzione a non lasciare tutto nelle mani delle generazioni future, però: Legambiente ci fa notare che i prossimi dieci anni saranno cruciali per salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, quindi è adesso che il territorio necessita di scalare la classifica delle priorità di tutti, dai ragazzi agli anziani: chi di noi va ancora a scuola?