Una proposta “indecente”: funivia

– Costanzo Cerrotta –

Vediamo tutti i giorni che uno dei problemi principali che ha Capri in questo momento è quello dei
trasporti. Principalmente su gomma. Nella campagna elettorale è stato terreno di scontro duro:
metropolitana sì, metropolitana no. Tranquilli, non voglio tornare indietro alle elezioni, ma credo
che il problema vada affrontato con urgenza e con grandi opere. Su questo dovremmo essere tutti
d’accordo. Pensando e ripensando a soluzioni alternative rispetto ad un’invasiva e complessa
metropolitana, leggendo ed approfondendo il tema ho una fissa e quindi la butto lì, anzi qui, per
stimolare un po’ di dibattito da ombrellone.
Ecco la proposta per una soluzione alternativa: una funivia, o meglio un impianto a fune per il
trasporto urbano. Non sono un tecnico, magari é di difficile realizzazione (certo meno di una
metropolitana), diciamo che faccio un po’ di fantatrasporto, mi conforta solo il fatto che le
realizzano sulle dolomiti con difficoltà di costruzione ampiamente paragonabili a quelle che si
potrebbero avere qui. In realtà ho fatto qualche analisi più approfondita e tecnicamente non ci
dovrebbe essere alcun problema all’idea, sulla carta. In base alle mie ricerche per Capri la
soluzione ideale sarebbe un impianto monofune a movimento continuo. Le caratteristiche
principali sarebbero: ingombro contenuto, una vista unica, la possibilità di un trasporto costante
con smaltimento di file immediato e calcolato, superamento di pendenze anche notevoli, tempi di
costruzione ridotti, costi di investimento e di gestione particolarmente bassi.
Cabine di 10 posti a sedere con ampie vetrate, climatizzate, illuminate, dotate addirittura di Wi-fi,
che si susseguono per la salita e la discesa, velocità di attraversamento nelle stazioni ridotta con
accesso facilitato anche per i portatori di handicap, passeggini, valigie e così via, possibilità di stop
and go in caso di necessità. Rispetto ad oggi una rivoluzione copernicana se solo pensiamo alle
dirette dei bus.
La vedrei così, ma ovviamente l’ultima parola spetterebbe agli ingegneri. Stazione di partenza dove
sta la “vecchia centrale”, piloni in tubolari di acciaio intermedi, fino a salire sul Monte Solaro nelle
vicinanze delle antenne, altro pilone intermedio che faccia passare le cabine al di sopra la seggiovia,
stazione di arrivo dove sta lo stazionamento dei bus per Faro e Grotta Azzurra, con effetto hub
molto interessante. Su Google Maps, se l’app non sbaglia, in linea d’aria sono massimo km 2,5! Un
niente… Penso ai vantaggi. Costruzione modulare, tempi e costi stimati in un decimo delle
metropolitane, spostamento almeno di 2000 persone all’ora. Impatto ambientale fortemente
limitato rispetto ad un cantiere di metropolitana con una modifica dello skyline sostenibile anche a
livello paesaggistico, zero emissioni essendo completamente elettrica, bilancio ambientale
ampiamente positivo considerando la diminuzione di CO2 grazie alla riduzione del trasporto su
gomma, facile accessibilità, come dicevamo, per i portatori di handicap, passeggini etc. Possibilità di

apertura eventualmente anche solo stagionale, pericoli in caso di vento calcolati, (le funivie di
montagna per legge possono lavorare tranquillamente fino ad un vento di 70 km/h).
Diventerebbe un’attrazione turistica all’interno dell’attrazione turistica, quindi con un prezzo del
biglietto adeguato! Un viaggio nel silenzio da Marina Grande ad Anacapri che mentre sali si apre la
baia di Marina Piccola io lo considero un’attrazione oltre che un modo per spostarsi. Facciamo due
conti ora.
Tenendoci bassi, se portasse in media da 2.500 a 5.000 persone al giorno a 12€ a/r (per i non
residenti…) per 120 giorni avrebbe un fatturato dai 3,6 ai 7,2 milioni all’anno. Non male nemmeno
per un piano di investimenti, considerando anche i costi del personale limitati essendo le cabine
senza conducente. Anacapri collegata e valorizzata e Marina grande decongestionata. Fate voi!