Dal punto di vista di… Jacopo Fronzoni

– Claudia Catuogno –

Avvocato cassazionista, specialista in diritto amministrativo. Giornalista pubblicista. Console Onorario del Burkina Faso a Napoli dal 2007 al 2018. Jacopo Fronzoni, caprese d’adozione, è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Oggi gestisce con successo due b&b di charme all’ombra dei Faraglioni.

– Cominciamo con pregi e difetti dell’isola.

I primi sono sotto gli occhi di tutti. Nostro Signore e Madre Natura hanno fatto un capolavoro. Un difetto è la miopia di non riuscire a guardare avanti, a lungo termine, fermandosi sempre agli interessi specifici dei singoli. La mentalità di alcuni capresi andrebbe cambiata: meno interessi di settore o di ‘quartiere’ e più energia di sistema, più internazionalità.  Più sinergia ci sarà e più lontano si guarderà, più ritorno ci sarà per tutti”.

– Quale potrebbe essere l’idea in più? Quella “salva Capri”?

Coinvolgere i vacanzieri più importanti, gli habitué facoltosi, nella sponsorizzazione di progetti ambiziosi. Un lavoro che andrebbe fatto in sordina, affidato ad uno o più ‘ambasciatori segreti’ dell’isola per promuovere importanti iniziative di valorizzazione per il bene di tutta l’isola, come Via Krupp. Sarebbe anche interessante stimolare le migliori sinergie dell’isola affinché si uniscano per creare una compagnia di navigazione 100% made in Capri”.

– La problematica che andrebbe risolta al più presto?

Metterei al primo posto infrastrutture, porto e l’ospedale. Poiché amo guardare al futuro, mi piacerebbe vedere delle scale mobili coperte per salire dal porto in piazzetta (come a Spoleto e Assisi), magari su Via San Francesco, evitando lo scempio di file interminabili alla funicolare a 35° all’ombra. Così si ottengono diversi vantaggi: si toglie gente dalla strada ed i turisti che arrivano possono viaggiare comodamente anche con la valigia. Penserei anche ad una fermata intermedia della funicolare all’altezza della curva della Telecom, dove abitano tantissime famiglie. E poi gli attuali bus, immatricolati oltre quindici anni fa, debbono essere sostituiti con mezzi più moderni”.

– E l’ospedale?

E’ un altro punto fondamentale: bisogna intervenire al più presto perché é impossibile andare avanti così. I capresi devono essere più coesi e maggiormente presenti su questo delicatissimo punto: mi chiedo, infatti, in quanti parteciperebbero personalmente ad una manifestazione regolarmente autorizzata per il diritto alla salute?”.

– Parliamo degli sbarchi record giornalieri che ci penalizzano…

Quindicimila persone, in queste condizioni, sono ovviamente troppe, anche se ciò consente una stagionalità lavorativa di soli cinque mesi su dodici. Non credo che l’isola debba temere il numero di turisti che sbarcano ma deve anche essere messa in condizione di poterli accoglierli degnamente, soprattutto disponendo di nuove ed adeguate infrastrutture e creando eventi attrattivi. Non cadrei nel tranello del ‘numero chiuso’ ma mi concentrerei anche e soprattutto sul miglioramento del sistema infrastrutturale”.

– Il tema dell’estate è sicuramente l’Area Marina Protetta.

Uno dei temi! Basta guardare le distese di imbarcazioni ormeggiate a Marina Piccola nel fine settimana. Sono favorevolissimo ma solo se questo non significa ingessare tout-court il territorio o impedire la compatibile fruizione delle baie attorno all’isola. Se non si potesse più venire a Capri via mare, cosa succederebbe? Parchi e riserve devono essere sempre utilizzati come strumenti di sviluppo del territorio.  Il primo esempio che mi viene in mente è quello delle isole dell’Arcipelago de La Maddalena in Sardegna, dove da anni sono stati istituiti campi boe con gavitelli nelle baie antistanti le isole più belle (Budelli, Santa Maria, Razzoli etc.), così da evitare anche l’ancoraggio e preservare i fondali.  Chissà se quel modello non possa forse funzionare anche qui”.

– Anche Via Krupp resta il tormentone di ogni estate.

E’ necessario dare una svolta e riaprirla, e sono convinto che ciò avverrà, il nuovo Sindaco ha già dato segnali concreti e tangibili. Marino Lembo è una persona davvero in gamba. Ne sono testimone diretto, ad esempio, per il primo accordo di valorizzazione della Certosa firmato da Comune e Soprintendenza proprio al mio studio nel 2012. Auspico che riesca a riaprire questa incredibile strada, assolutamente unica nel suo genere, restituendola alla fruizione dei turisti e dei capresi in tempi brevi. Quel luogo deve tornare patrimonio di Capri. Non mi convince la gestione pubblico-privata con un project financing, piuttosto percorrerei quella strada degli sponsor famosi”.

– Un ultimo suggerimento?

Spero che Lembo riesca a prolungare la durata della stagione, creando eventi, manifestazioni, sfatando il mito che Capri debba vivere solo sei mesi all’anno. Sarà fondamentale portare ancora Capri in giro per il mondo, specie nei paesi dove il mercato turistico è in forte crescita, usando anche il validissimo aiuto della rete diplomatica italiana. Abbiamo Ambasciatori straordinari che sono in posti ‘chiave’, molti sono capresi d’adozione. E poi quando si parla di Capri siamo sempre tutti contenti di dare una mano.  Serve aggiungere altro?”.