Oggi ti consiglio… “L’altra donna del re”

Chi di noi, sentendo parlare della dinastia dei Tudor, non ne è stato, almeno una volta affascinato? Chi non è rimasto colpito dalla figura di Enrico VIII, celebre per aver causato lo Scisma anglicano e per aver sposato, non una, non due ma ben sei donne? 

Se vi interessano le vicende della celebre dinastia inglese, così importante nella storia, il libro che vi propongo oggi potrebbe fare al caso vostro. 

“L’altra donna del re” è un libro pubblicato nel 2001, scritto da Philippa Gregory, scrittrice divenuta famosa soprattutto per i suoi romanzi storici. Definita “la regina della narrativa storica”, Philippa Gregory, nei suoi splendidi libri riesce a creare connubi perfetti di realtà storica e di scene romanzate, in modo che i suoi scritti non risultino mai noiosi o scontati. 

“L’altra donna del re”, in particolar modo, si concentra sulla figura dimenticata, della quale quasi nessuno conosce l’esistenza, di Maria Bolena, sorella della ben più nota Anna Bolena, seconda sposa del re Enrico VIII e madre della futura regina Elisabetta I. 

Il punto di vista del romanzo è proprio quello della più giovane delle sorelle Bolena, la docile e tranquilla Maria, dalla carnagione delicata e dai lucenti capelli biondi, così diversa dalla sua famosa sorella maggiore. 

In effetti, il racconto si focalizza molto sulla chiara contrapposizione tra le due sorelle, che ci appaiono essere l’opposto, una bionda, l’altra mora, una dolce, l’altra spietata, una remissiva, l’altra ambiziosa. 

Le due sorelle sono accomunate dall’amore che le lega al re Enrico VIII, oltre che dai disegni della loro potente famiglia, che utilizza le ragazze come pedine, in uno schema, basato su giochi di potere, molto più grande di tutti loro. 

Indubbiamente, il romanzo è colmo di sentimenti negativi, quali l’odio, l’ambizione sfrenata, la profonda invidia, la gelosia, l’inganno. Tuttavia, uno dei temi più marcati e vivi dell’intera storia è il forte legame di sorellanza tra Anna e Maria che, nonostante siano spesso in forte competizione e costantemente lacerate dall’invidia che provano l’una nei confronti dell’altra, si supportano e nei momenti più tragici e bui sono pronte a dimenticare ogni attrito. 

È anche interessante notare la condizione delle donne nel XVI secolo, abbondantemente analizzata in questo e in altri romanzi della stessa scrittrice: le donne, anche quelle di rango superiore, anche quelle nobili, non erano altro che una proprietà, prima delle famiglie, che decidevano di mercificarle a seconda della convenienza, poi dei mariti. 

I matrimoni, nella maggior parte dei casi, non erano altro che meri accordi di potere tra famiglie; nonostante ciò, Philippa Gregory non dimentica mai di sottolineare che l’amore prevale sempre su tutto, introducendo, in questo e in altri romanzi, matrimoni avvenuti solo e soltanto per amore. 

Consiglio vivamente questo libro e, nonostante possa spaventare il numero delle pagine, vi invito a procedere nella lettura, fino alla fine. 

Da questa avvincente storia, è stato anche tratto un film, il cui cast, composto da Natalie Portman, Scarlet Johansson, Eric Bana ed altri validi attori, è veramente fantastico. 

Maria Sofia Falco