Un caffè con Capri #23 – VIP: Very Important Place

La primavera è in ogni accenno di vento che interrompe il caldo di per sé piacevole: la Signora mi attende sotto il suo meraviglioso gazebo che sembra fatto di grano sospeso a mezz’aria.

“Se dovessi ricordare tutti i personaggi, divenuti popolari per discutibili ragioni, che ho visto passare da queste parti negli ultimi due secoli, non vi mostrereste perplessi di fronte a quelli in voga oggi e che, comunque, mi fanno visita.
Che poi, se venisse la persona più stimabile di questo mondo, la riconoscereste?
Rispetto alla mia, la vostra vita è così breve che, più passa il tempo e meno ne vorrete dedicare a capire ciò che è nuovo o, comunque, differente.

Non sentitevi, quindi, oggetto di scherno di fronte al cantante che mostra il dito medio con me sullo sfondo: ne ho ospitati a bizzeffe di personaggi che volevano far credere di essere degni di vedersi baciare ogni lastra di terra che calpestavano!
Vi svelo un segreto: è un accordo tacito a cui acconsento da sempre! Finché costoro, tutti, mostrano riverenza nei miei confronti anche nella finzione di sentirsi miei padroni, a me sta bene!
Anche Tiberio, d’altronde, mi scelse come pulpito da cui comandare il mondo, di fatto eccettuandomi – almeno moralmente – dalla sottomissione.

Credo, infine, che questo loro ritenermi oasi di libertà di espressione, sia la migliore arma di prevenzione che abbiamo contro qualsiasi impulso violento, l’unico aspetto che – se solo potessi – terrei sempre lontano da me, da voi.

Non dileggiate questi personaggi per la loro popolarità più o meno fulminea: ricordate che anche loro sono al cospetto della mia, che è eterna”.

Riferisco.