Capri in Arte #7 – Ambra Lembo e il linguaggio universale dei colori

di Michele Di Sarno. –

Siamo felici di essere giunti a questo settimo appuntamento in compagnia un’artista che ha una doppia visione dell’arte: giocosa e, allo stesso tempo, salvifica. Il nuovo talento associato a “Capri in Arte” è Ambra Lembo: conosciamo il suo percorso di avvicinamento all’arte.

“Ho cominciato da bambina a giocare con i colori, ad appassionarmi all’arte e alle sue bellezze.
Ho sempre desiderato di poter condividere, un giorno, le mie emozioni e le mie follie con altri: oggi ci sono riuscita, sia con le esposizioni, che grazie ai social network come Instagram e YouTube.
Nasco come autodidatta, non ho una formazione professionale alle spalle ma ritengo che l’arte significhi libertà e che non ci sia bisogno d’essere dei maestri per emozionare chi guarda le opere”.

La ricerca dell’emozione degli osservatori è importante per Ambra, poiché la suggestione innesca l’interesse che, a sua volta, scatena la curiosità, altro obiettivo dell’artista protagonista di oggi, che ci svela qualche segreto: “Mi piace dare quel tocco di surreale o di astratto così che le persone possano domandare perché e con quel perché tornare a essere bambini e curiosi, infatti il pubblico che colpisco di più sono proprio i bambini e ne sono felicissima di questo, perché sono anime pure e sensibili e chi meglio di loro può parlare! Infatti io mi definisco una bambina che tutt’oggi gioca con i colori e le emozioni, anche se non sono più piccina di età!

“Contatto”

A proposito di bambini, ci viene in soccorso l’opera che abbiamo appena visto. Ambra Lembo la racconta per noi: “I bambini non conoscono distanze, non badano alle razze, vogliono stare vicini ed essere liberi di sognare, di vivere. I bambini vogliono il contatto con il mondo perché sono tutti fratelli nell’anima, nati da Madre Terra“.

Il profilo della nostra artista si tinge di sfumature più cupe, passando per il ruolo salvifico che ha avuto, per lei, la sua passione: “L’arte mi ha salvata nei miei momenti più difficili e bui. Mi accompagna sempre”.

“I colori della morte” – Acrilico su cartone gessato

Anche nel dolore c’è spazio per reinventarsi, secondo Ambra che ci racconta quest’altra opera: “Il nero è l’assenza di tutti i colori e viene sempre associato alla morte: questo quadro rappresenta il tentativo di trovare sempre il lato positivo e cioè la presenza dei colori anche nei momenti più bui. Questo spiega la scelta dello sfondo nero“.

Un ultimo – ma non meno interessante – aspetto del legame tra Ambra Lembo e l’arte è il suo ritenerla alla portata di tutti coloro che hanno bisogno di tirar fuori qualcosa da sé per condividerlo: “Per me tutto è arte: non la classifico e non la limito, non sarebbe giusto.
Mi auguro, anzi, che tutti, ogni giorno, possano esprimere ciò che sentono e ciò che sono attraverso qualsiasi cosa utile a donare un pezzo di anima all’altro, per ritrovarsi collegati come un’unica cosa”.

“Il contatto tra i colori e le anime”, acrilico su tela

A proposito di questa terza opera che Ambra Lembo presenta a L’Isolano: ”Ogni colore, preso da solo, sai come classificarlo: come le persone, ogni anima ha un colore. Ma se i colori e, quindi, le anime si toccano fra loro, nascono mille sfumature diverse e meravigliose. Quest’opera rappresenta, quindi, il contatto tra tutte le anime del pianeta unite dai colori”.

L’occasione di conoscere meglio Ambra e la sua storia ha sicuramente arricchito e ispirato qualcuno di voi a leggere con più attenzione cosa – e, soprattutto, chi – c’è dietro un’opera.

Noi torneremo la prossima settimana con una nuova artista per la quale l’arte rappresenta un vero e proprio punto di riferimento. Intanto, potete seguire non solo Ambra Lembo ma anche tutti gli altri artisti associati a “Capri in Arte” attraverso i contatti social – vale a dire Facebook ed Instagram – dell’associazione.