Primo Luglio, D-Day per i musei

di Claudia Catuogno
E’ arrivata finalmente la lieta novella: dal prossimo primo luglio riapriranno Villa Jovis e Grotta Azzurra, anticipati dal re-opening della Certosa di San Giacomo previsto per questa mattina (20 giugno) a mezzogiorno. A darne notizia è stata la direzione del Polo Museale della Campania che ha reso noto il calendario di ripartenza che include anche i siti turistici isolani.
“L’attesa decisione – si legge nella nota diffusa mercoledì scorso dagli uffici di Marta Ragozzino è stata presa nel corso di un importante riunione svoltasi lo scorso 17 giugno ad Anacapri, durante la quale la direzione regionale Musei ed i comuni isolani hanno incontrato la Cooperativa Battellieri, grazie al cui servizio sarà possibile la visita in sicurezza della suggestiva grotta”.
Non è dato ancora sapere, però, il protocollo sanitario che dovrà essere seguito per garantire la massima sicurezza agli addetti ai lavori ed ai visitatori.
Dal primo luglio, inoltre, sarà possibile tornare a Villa Jovis – chiusa dal dicembre del 2019 e protagonista dello scandalo con una “discarica” en plein air – mentre nessuna data è stata ancora ufficializzata per la riapertura di Villa Lysis, la dimora del Barone Fersen dirimpettaia degli scavi archeologici della residenza dell’imperatore Tiberio.
E’ stata messa così la parola fine alle polemiche sulla “cultura negata” nell’estate del post Covid.

Nei giorni scorsi, a lanciare un sos alle istituzioni era stata l’Unione Nazionale Consumatori Capri. La delegazione isolana aveva scritto al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini ed al direttore ad interim del Polo Museale della Campania Marta Ragozzino per denunciare la “situazione paradossale con musei e monumenti ancora chiusi al pubblico”.
“Non è concepibile una ripartenza turistica, una ripresa economica ed occupazionale per una realtà che vive di turismo senza poter offrire agli ospiti dell’isola la fruibilità dei propri tesori – aveva detto l’avvocato Teodorico Boniello – urge una riapertura immediata dei siti archeologici e monumentali, Ministero, Soprintendenza e Comune si attivino nel più breve tempo possibile a risolvere l’empasse. Villa Jovis, la Certosa di San Giacomo, la Grotta Azzurra e Villa Lysis non possono restare chiusi ancora a lungo”.

E non solo. Unc Capri aveva sottolineato che nel clima di incertezza generale “non si sa se siano stati effettuati lavori di manutenzione e pulizia e quali accorgimenti verranno adottati, in tali aree, per le restrizioni anti Covid-19”. Nella nota – trasmessa anche ai dirigenti del Polo Museale, Franzese e Marzocchella – l’associazione dei consumatori aveva fatto presente anche che “i primi turisti che sono sbarcati sull’isola di Tiberio hanno trovato cancelli chiusi presso siti monumentali, oltre a totale assenza di materiale informativo su modalità e tempi di riapertura. Per non parlare della Grotta Azzurra, dove attualmente esiste anche un problema di natura occupazionale e lavorativo. I dipendenti delle strutture alberghiere dell’ isola che hanno riaperto non riescono a fornire informazioni precise esaustive ai propri clienti, con un evidente danno d’immagine. Grave!”.
All’appello lanciato da Unc Capri si è aggiunta anche quella del leader di Atex, Graziano D’Esposito, l’associazione che raggruppa b&b e affittacamere che ha commentato così: “è come se si praticasse un marketing all’incontrario”.

Mezza vittoria per l’isola azzurra, dunque, dove la cultura purtroppo non è ai primi posti. Che dire di via Krupp, chiusa dal 2014? Quanto poco amore per la nostra storia e le nostre radici.
E chissà per quanto ancora reggerà l’alibi dell’emergenza Coronavirus.