Ciuccio: “Attenzione per i lavoratori. Capri ne uscirà alla grande”.
di Ugo Canfora, –
Abbiamo intervistato l’assessore Salvatore Ciuccio, che detiene, fra le altre, le deleghe ai Servizi Sociali ed al Bilancio e Finanze, sugli argomenti che più preoccupano la popolazione in questo momento di crisi.
Dottor Ciuccio, innanzitutto in qualità di assessore alle politiche sociali, quali sono le misure che intendete mettere in campo a tutela delle fasce più deboli, anziani, bambini, ammalati in sinergia con la protezione civile locale e le associazioni di volontariato?
“La prima cosa a cui abbiamo pensato è stata quella di considerare le persone anziane ed a quelle in particolari situazioni patologiche che debbono restare a casa e non hanno nessuno a cui rivolgersi per fare la spesa, andare dal medico e in farmacia, o comunque svolgere altre incombenze nel paese. Si è pensato, pertanto, di organizzare un pool coordinato dal Centro Operativo Comunale della Protezione Civile ed assistito dai Servizi Sociali che collaboreranno alla promozione e comunicazione del servizio alle persone che già usufruiscono di altri servizi sociali. Il servizio sarà espletato con l’utilizzo dei carrellini e dell’auto di detti Servizi Sociali e si avvarrà della collaborazione delle principali associazioni di volontariato che si occupano dell’assistenza alle persone. Sempre a favore delle persone anziani più deboli, indigenti e comunque meno fortunati potenzieremo l’assistenza e studieremo forme di contributi economici per i meno abbienti. Poi in qualità di Assessore all’Infanzia con la Capri Spettacoli abbiamo pensato di programmare una serie di eventi per bambini da trasmettere on line in modo da raggiungerli nelle loro case. Della serie ‘Vivi…amo Capri d’inverno anche se c’é il Coronavirus’”.
Le ripercussioni economiche sul comparto turistico preoccupano una larga fetta di popolazione. Dopo le misure restrittive del Governo, lei crede che si riesca a salvare almeno una parte della stagione turistica?
“Credo che se tutti noi rispettiamo con fermezza le regole che ci stanno dettando si verificherà quello che è accaduto in Cina e da noi a Codogno, ossia, si ridurrà il contagio e pian piano tutto ritornerà alla normalità. Sui tempi nessuno è in grado di fare previsioni. Una cosa è certa, le ripercussioni economiche e finanziarie sul comparto turistico, e non solo, ci saranno e determineranno certamente delle grosse perdite per le aziende che andranno in difficoltà. Quindi bisogna senz’altro sostenerle e porre in essere tutti quegli strumenti necessari e possibili per ridurre l’impatto negativo. Una prima decisione di immediata attuazione sarà quella di sospendere i pagamenti e tutto ciò che riguarda i tributi comunali di stretta competenza locale quali il suolo pubblico, la tari le tasse di pedaggio ecc. Poi abbiamo appreso che il governo ha stanziato la somma di 25 miliardi per sostenere l’economia: ora siamo in trepida attesa, nel momento in cui stiamo parlando, del decreto che nello specifico dovrà prevedere le singole misure e a favore di chi e come. Una volta determinate le agevolazioni ed i contributi stabiliti dal governo, a questi ed a quelli che anche la Regione Campania dovrà prevedere, senz’altro anche il comune dovrà fare la sua parte. E quindi con lo staff dell’area economica e finanziaria de degli altri uffici del comune interessati stiamo studiando formule per venire incontro agli imprenditori capresi”.
Si potrebbe attingere al famoso “tesoretto” della Città di Capri, di cui si parlava già in campagna elettorale del 2014?
“Il tesoretto è costituito dall’avanzo di amministrazione che ammonta a circa 25 milioni di euro di cui 15 fanno parte della somma disponibile che si può spendere solo per i casi previsti dall’art. 187 del Testo Unico degli Enti Locali (Tuel). Quindi in virtù di tale norma, una parte di questo “tesoretto” potrebbe essere utilizzato proprio per creare un fondo straordinario, come spesa di carattere non permanente, a favore dell’economia locale che beneficerebbe così di un poco di “ossigeno” per ripartire”.
Argomento Naspi, ritiene che il particolare momento possa portare qualche buona notizia su questo fronte?
“Per la Naspi la Giunta su mia proposta ha adottato una delibera per far voti al governo e al Ministero del Lavoro per allungare il periodo fino alla nuova assunzione ed io personalmente ho investito la parte politica di deputati e senatori che si sono interessati della materia ai tempi delle proteste a Roma. Ad oggi nulla di ufficiale ma la Ministro Nunzia Catalfo che ricevette anche una delegazione degli stagionali, quando era sottosegretario, pare che abbia già annunciato misure a favore dei lavoratori stagionali penalizzati dalla mancata assunzione”.
Che idea si è fatto da chi, più spaventato dagli impatti economici e di immagine, ha cercato di minimizzare la problematica pensando più allo spettro della crisi del turismo che alla salute? Del resto la crisi globale del 2007 ci ha insegnato che Capri, è riuscita a rialzarsi.
“A dire il vero un po’ quasi tutti sia del mondo politico che anche scientifico hanno minimizzato all’inizio. E’ chiaro che quasi tutti abbiamo fatto il discorso “non fasciamoci la testa prima di rompercela”, eravamo ottimisti. Certo ora ce la siamo rotta e non dobbiamo assolutamente minimizzare e prendere sotto gamba il problema. Dobbiamo rispettare le regole imposte ed aver pazienza in questo periodo di tempo, spero non lungo, standocene a casa o uscendo solo per necessità. Sul futuro io resto ottimista nel senso che è vero sarà una batosta per tutti quanti noi ma Capri ripartirà alla grande perché ha una storia turistica a parte. Come si diceva anche nel 2007/2008 in seguito alla crisi mondiale si ebbe una battuta d’arresto ma mentre le altre località italiane tardarono a riprendersi Capri fece registrare fin da subito una solida e consistente ripresa. Così sarà anche ora passata la crisi dovuta al micidiale Coronavirus”.
Capri è pronta a far rispettare con il dovuto rigore le imposizioni di sicurezza imposte dal Governo?
“Da quello che ho potuto seguire da casa tramite il web e le informazioni assunte telefonicamente io credo che, a parte sporadici casi o comunque una piccola minoranza di popolazione, i capresi abbiano compreso la gravità della cosa e rispetteranno senz’altro tutte le regole. Ciò perché ritengo che la popolazione isolana è costituita in grandissima parte da persone che riflettono e che sono capaci di remare tutti nella direzione giusta diretta al bene del paese”.