Idee all’orizzonte #4: Turismo esperienziale

Redazione. –

Quarto appuntamento con la rubrica dedicata alle novità ed alle idee che si potrebbero attuare, in toto o in parte, sullo scoglio. Lo spunto, stavolta, ci arriva dalla vicina Irpinia, stupenda area che comprende l’avellinese e una piccola parte della Puglia. Sfruttando il recente riconoscimento della transumanza come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco, il turismo rurale nonché quello esperienziale sono diventati un volano per l’economia dei comuni appartenenti a quest’area geografica. La transumanza è lo spostamento stagionale del bestiame e dei relativi pastori che avviene dalle montagne o dalle colline verso le pianure o viceversa: percorsi, questi, che attirano anche i turisti che ricalcano le orme dei pastori attraverso scoscesi ma incantevoli sentieri. Un’idea, questa, che si può declinare – pensandoci già adesso, con otto mesi d’anticipo – anche al nostro territorio, valutando l’opportunità di permettere ai turisti di bassa stagione di fare esperienze riguardanti la nostra tradizione, da quelle più antiche a quelle più recenti. Tramandare, con un adeguato sistema di prenotazioni online per tutelare domanda e offerta, agli avventori l’arte della pesca, della cucina, dell’artigianato: permettergli di immergersi in un tempo lontano approfittando della calma che contraddistingue l’isola da novembre a marzo. Una prova generale di questo tipo di servizio si potrebbe fare “tra di noi”, invitando gli studenti dell’isola ad avvicinarsi alle arti e tradizioni capresi, trasformando i locali chiusi in piccole botteghe o aprendo le case di chi vorrà aderire a questa o quella iniziativa: così facendo, con un minimo di organizzazione, presto potremmo essere pronti a proporre questo tipo di attività al turismo internazionale. Con costi più che ragionevoli.