Parco Giochi, facciamo chiarezza

– Claudia Catuogno –

Un paese si può dire civile se rispetta bambini e anziani. Partiamo da qui per spiegarvi la vicenda del parco giochi di Capri.

I fatti stanno così. Da una parte esiste un progetto finanziato dalla amministrazione Primavera per circa 300mila euro con un cantiere in dirittura d’arrivo che prevede la sistemazione di un’area giochi negli spazi antistanti la Sala Pollio.

Dall’altra una delibera con la quale la giunta del sindaco Marino Lembo fissa gli interventi di riorganizzazione delle aree esterne del complesso dell’ex Albergo Internazionale. 

Al centro i bambini di Capri e le famiglie con le loro necessità. E’ doveroso, dunque, fare chiarezza e anche alcune riflessioni per dare ai cittadini la possibilità di avere un’idea precisa di cosa sta accadendo.

IL PRECEDENTE. Il parco giochi sulla terrazza superiore del Centro Congressi di Capri è stato inaugurato nell’agosto 2014 dall’ex sindaco Gianni De Martino con il contributo dei volontari dell’Associazione Capri è anche mia.

IL PROGETTO. Nell’ambito di una valorizzazione dell’intero complesso nasce un piano per la realizzazione di una nuova area giochi con un ampliamento ed una migliore organizzazione degli spazi  destinati ai bambini: ingresso autonomo e totalmente accessibile da Vico De Tommaso, eliminazione delle barriere architettoniche, zone ombreggiate, utilizzo di attrezzature moderne (vedi foto sopra).

IL RITARDO. A rimandare l’inizio dei lavori il ricorso di un cittadino confinante con la proprietà comunale contrario alla realizzazione dell’opera. Il Tar da ragione al Comune e nell’aprile 2019 iniziano i primi interventi.

IL CANTIERE. Lo stop avviene a fine maggio 2019 per limitare il disturbo causato dal cantiere. Ad oggi, dopo tre mesi, i lavori non ricominceranno.

LA PETIZIONE. Sulla piattaforma change.org viene avviata una petizione  online che raccoglie in poche ore oltre 500 firme per chiedere “l’urgente completamento del progetto che è gia in fase avanzata di realizzazione”.

LA RISPOSTA DEL SINDACO. “Io, Marino Lembo, non solo nella qualità di Sindaco ma anche in quella di genitore – ha scritto su Facebook il primo cittadino – prendo l’impegno che il parco giochi si farà e al più presto. Sono disponibile ad accompagnare chiunque lo chieda ad una visita al cantiere e all’intero complesso per spiegare la situazione attuale e quello che si intende realizzare”.

LA REPLICA DI BOZZAOTRE.  Il capogruppo di Capri Vera risponde al primo cittadino sulla tempistica e sul sospetto che il dietrofront sul parchetto possa essere dettato da eventuali promesse elettorali.

LA NUOVA IDEA. Partendo da una differente visione politica circa la riqualificazione dell’intero complesso, con la delibera di giunta n. 153 del 3 settembre 2019, si definiscono le linee guida per il futuro del sito. Tra nuove sistemazioni degli uffici comunali, ampliamento degli spazi del Centro Documentale e ipotesi di creazioni di spazi per il teatro nel terrapieno dell’immobile con apertura di un “corridoio” da via Le Botteghe, spunta la nuova collocazione del parcogiochi che sarà realizzato al lato sud dei Giardini della Flora Caprense.

GLI INCARICHI. Nella stessa delibera, la giunta dà mandato al responsabile dei Lavori Pubblici di attivare le procedure per trovare un progettista e di cercare un legale per verificare le condizioni delle varianti in corso d’opera del progetto già in fase avanzata.

LA DIFFIDA.  Lo scorso 17 settembre Capri Vera ha presentato una diffida per chiedere di “riprendere e portare a compimento i lavori del parco giochi in vico Sella Orta secondo il progetto originario e il contratto stipulato”.

I TEMPI. Bloccato il cantiere, quanto ci vorrà per avere un parco giochi? Ritenendo improbabile un dietro front dell’amministrazione Lembo, i bambini potrebbero non giocare a stretto giro. Valutiamo per difetto seguendo le normative senza tener conto di escamotage, intoppi, ricorsi e quant’altro:

– ricerca progettista: 15 giorni;

– affidamento incarico progetto preliminare: 15 gg;

– redazione e consegna progetto preliminare: 45 gg;

– approvazione progetto preliminare: commissioni comunali, 15 gg. + Soprintendenza 45 gg;

– approvazione giunta variazione bilancio e simili: 30 gg;

– incarico progettazione definitiva: 30 gg; – redazione progetto definitivo esecutivo: 45 gg;

– approvazione dell’Ufficio Tecnico: 20 gg;

– procedure appalto: 60 gg;

– affidamento e contratto: 45 gg;

– esecuzione dell’opera: a seconda del progetto.

Quanto fa? Onestamente non posseggo le competenze tecniche per giudicare un progetto. Indicativamente, però, mi piaceva l’idea di dividere gli spazi destinati ai bambini, lasciando il piano inferiore agli adolescenti, a chi vuole leggere un libro in pace, agli anziani che vanno a sedersi sulle panchine, al cinema, alle mostre ed ai concerti che trovo perfetti in quella location.

Ho ascoltato la visione globale differente del sindaco Lembo su come sarà riqualificata l’intera area e – fermo restando la libertà di poter decidere come e perché anche di un eventuale “spreco” di denaro pubblico in contenziosi – ciò che mi perplime è solo la tempistica. Il rischio che corre l’amministrazione è che il progetto più bello” che ha in mente Marino Lembo passi in secondo piano perché è più facile credere al gossip. Sono in tanti, infatti, ad urlare a gran voce che il cambiamento di rotta possa essere stato influenzato da qualche elettore infastidito dalla vicinanza del parchetto.

Non giudico l’idea, io penso al risultato. E da mamma, prima che da giornalista, penso che un parchetto già praticamente pronto sia meglio dell’idea di averlo.

Non mi interessa dove e come, mi interessa quando. E tu che ne pensi? Adesso hai tutti gli elementi, #fattilatuaidea. 

Claudia Catuogno