Musei chiusi, che ne sarà della Grotta?

di Ugo Canfora. –

Ok, ci siamo. Ormai il messaggio è chiaro: Capri sta ripartendo. Alberghi, ristoranti, b&b, boutique fanno a gare ad annunciare la riapertura. Ma qualcosa manca ancora all’appello: la Grotta Azzurra. Assieme agli scavi archeologici di Villa Jovis, uno dei principali poli d’attrazione della nostra isola, è ancora chiusa al pubblico, in attesa delle modalità di attuazione delle normative anti-contagio.

Se in Italia la cultura ufficialmente ha “riaperto i battenti” lo scorso 18 maggio, qui sembra sia ancora “proibita” e addirittura rischia di non riaprire per le oggettive difficoltà di riorganizzazione del servizio. Se per Villa Jovis e Certosa di San Giacomo la soluzione sarebbe a portata di mano, il problema più grande resta la modalità per traghettare i turisti all’interno della Grotta Azzurra con la tradizionale barchetta a remi, dove trovano posto un massimo di tre passeggeri, ma anche il trasporto sui gozzi dal porto di Marina Grande necessiterà di nuove regole. A deciderne le sorti è il Polo Museale della Campania.

“Abbiamo un piano di riapertura preciso, graduale, progressivo e sostenibile che segue le normative nazionali e le ordinanze regionali – ha spiegato il direttore Marta Ragozzino al Corriere del Mezzogiorno – la Grotta Azzurra si aprirà a breve d’accordo con il direttore. Non ci si può ancora spostare agilmente in regione. Riapriremo prestissimo, assieme ad altri nove siti”.
A premere sull’acceleratore, però, gli addetti ai lavori: decine e decine di famiglie tra battellieri e motoscafisti che attendono di poter ricominciare finalmente a svolgere il proprio mestiere. “E’ ancora tutto fermo – ha commentato sulle pagine del quotidiano Giuseppe Maggipinto, presidente del Gruppo Motoscafisti – è pur vero che la situazione può cambiare da un giorno all’altro ma al momento non sappiamo nulla. La Grotta Azzurra è il termometro dell’isola per l’opinione pubblica mondiale. Se è aperta si traduce nel fatto che tutta l’isola è aperta. Deve essere interesse di tutti riaprire al più presto perché anche chi soggiorna negli alberghi extralusso non rinuncia mai a visitarla”.

Cancelli ancora chiusi, intanto, a Villa Lysis. Un patrimonio enorme che rischia di restare al palo se non si interviene subito ed al quale non possiamo rinunciare.