In memoria di un pezzo di Capri…

di Rossano Aprea.

La chiusura del Medj Pub, avvenuta ormai da poco più di due settimane,  l’ho vissuta come la fine dell’ultimo mito della mia generazione, l’ideale passaggio dall’adolescenza all’età adulta per molti giovani capresi.

Per noi il Medj, gestito con maestria e affabilità da Cinzia e Alfredo, non è stato solo un semplice pub, un luogo dove ritrovarsi e mangiare durante le uscite serali, ma un luogo magico dove il tempo sembrava non riuscisse a penetrarvi e a scalfirlo – tale sembrava esserlo di fronte ai numerosi stravolgimenti nell’ambito della ristorazione che hanno sempre caratterizzato il panorama culinario caprese. Ed è proprio in virtù di questa peculiare caratteristica che il Medj ha assunto per oltre vent’anni che lo ha reso, ai nostri occhi, un posto leggendario che pareva essere destinato ad esistere in eterno. Una speranza puerile, appunto, che si è andata ad infrangere con la dura realtà del mondo dei grandi.

Così, durante l’ultima serata di attività del locale, noi habitué ci siamo ritrovati lì per passare insieme un’altra bella serata in totale allegria e leggerezza. E nonostante tutti i commensali sapessero perfettamente verso quale destino il pub stesse andando incontro, nelle sale fioche si respirava la solita familiare atmosfera goliardica, fatta di chiassosi gruppi di clienti seduti attorno ai vecchi tavoli di legno resi ruvidi dalle incisioni  praticate, cibo e bevande che uscivano ininterrottamente dalla cucina e musica pop sparata a tutto volume dalle casse che contribuiva a rendere ancora più rumorosi i discorsi dei presenti; il tutto sotto l’attenta direzione del duo Alfredo – Nello,  che nel corso degli anni sono finiti col diventare i nostri compagni di avventure, nonché grandi amici.

A cena finita, però, è arrivato per noi il momento più difficile, ossia quello del commiato. L’ultimo saluto e l’omaggio alla loro storica ed infaticabile gestione: c’è chi ha contribuito, a modo suo, portandosi a casa come ricordo  gli oggetti da arredo più disparati e chi ha semplicemente preferito entrare solo per lasciare il proprio ringraziamento ai gestori per tutti gli anni passati insieme. In ogni caso in molti hanno deciso di passare lì la sera per avere un ricordo vivo di cosa fosse per loro il Medj. Allo stesso modo ho deciso di fare altrettanto dedicando al pub al quale devo innumerevoli ore di piacere e divertimento questo breve ricordo, ad  imperitura memoria di quello che è stato e quello che ha rappresentato per i giovani capresi, il locale di tutti.

Un grazie infinito ad Alfredo, Nello e allo staff della cucina, autori e protagonisti di questa piccola storia che ci porteremo dentro per tutta la vita, per averci fatto dimenticare, per un’altra notte, di essere diventati grandi.