Riapriamo via Krupp: ok, ma come?
– Claudia Catuogno –
Torna il tormentone dell’estate: quando riapre via Krupp? E’ delle ultime settimane la notizia che la nuova amministrazione capeggiata dal sindaco Marino Lembo ha ripreso il fascicolo Krupp, annunciando anche una soluzione all’orizzonte: un nuovo studio – l’ennesimo – per capire lo stato di salute della strada costruita nella roccia diventata simbolo dell’isola azzurra nel mondo. Ma il problema dove sta?
Presto detto. Nella messa in sicurezza di tutta la strada, a cominciare dal costone roccioso sotto i Giardini di Augusto fino ad arrivare a Torre Saracena, ovvero una porzione molto più ampia di quella interessata dal lotto di lavori che portò alla riapertura nel 2008. A questi interventi necessari si aggiunge una costosa manutenzione ordinaria (senza garanzie) e non da meno la responsabilità oggettiva dell’apertura della strada. Detto in parole povere: chi si piglia l’onere di Via Krupp nel caso in cui – corna facendo – succedesse un incidente? Indi per cui la vecchia amministrazione Primavera – con il vaglio degli allora consiglieri di minoranza Marino Lembo e Salvatore Ciuccio – aveva valutato un’opzione che potesse unire la certezza che la strada fosse riaperta al fatto che lo restasse su lungo periodo con una gestione pubblico-privata. Quale? Il project financing con Gheller, società veneta esperta nel settore, che avrebbe rimesso in sicurezza la strada e provveduto alla sua gestione, pigliandosi anche quella responsabilità oggetto di rimpallo tra i vari uffici del comune. Apriti cielo: spettro privatizzazione, polemiche, raccolta di firme, referendum. Spariscono il pedaggio, il brand Krupp ma non basta: dopo pochi mesi si blocca tutto. Fino ad oggi. Quando la giunta di Marino Lembo ha approvato una delibera con la quale si dà indirizzo agli uffici di acquisire “un progetto di fattibilità tecnico economico per i lavori di messa in sicurezza e gestione di Via Krupp”. Aspettiamo la prossima puntata!
Claudia Catuogno