Fase 2: Anacapri corsara, Capri ancora in difesa

di Michele Di Sarno. –

Per quanto ci si sforzi di considerare l’isola nella sua interezza, specie nella sua identità geografica, spesso risulta difficile farlo in termini di economia e di politica. Capri e Anacapri, intese come municipalità, vivono due realtà diverse, al limite della confrontabilità.
Ne danno ulteriore prova i giri di chiave nelle toppe dei vari esercizi commerciali, decisamente più numerosi in quel di Anacapri, lunedì, data in cui è iniziata la vera fase due, della quale il 4 maggio è stata una sorta di anteprima che ha coinvolto pochissime categorie.

Le teorie a proposito di questa nuova differenza di passo tra i due comuni si sprecano: c’è chi riconosce agli anacapresi un maggior coraggio, chi ritiene che le boutiques di fascia alta presenti a Capri si rivolgano ad una clientela che, almeno per le prossime settimane, non verrà sull’isola, chi – ancora – imputa ai capresi di aver lasciato troppo campo, negli anni, a gestori di esercizi commerciali che non vivono sull’isola e che, quindi, risultano meno empatici nei confronti dei residenti rimasti temporaneamente senza lavoro.
Bisogna anche riconoscere che molti, tra coloro che hanno deciso di rimandare l’apertura, devono ancora terminare i lavori che solo da poche settimane sono stati autorizzati a ripartire, dopo circa due mesi di stop. In ultima analisi, va considerato anche che l’adeguamento alle nuove disposizioni in fatto di igiene, di distanziamento interpersonale e di sicurezza ha preso in contropiede molti imprenditori, specie a causa del brevissimo tempo intercorso tra la firma dell’ultima ordinanza che contiene i definitivi chiarimenti e la possibilità di riaprire: per questa ragione, la Regione Campania ha concesso la riapertura, ad esempio, dei ristoranti a partire da giovedì 21 e non da lunedì 18 maggio.

Ad ogni modo, resta palpabile il desiderio di ripartire, anche per chi attualmente sta temporeggiando: questo sì che è un obiettivo comune, benché Capri e Anacapri si prefiggano di raggiungerlo attraverso percorsi e tempi diversi.