AAA Cercasi esperto salva-Capri
di Claudia Catuogno. –
Comitati, cabine di regia ed esperti: pare sia questa la ricetta salva-Capri scelta dalle amministrazioni isolane. Dopo un primo momento in cui il sindaco Lembo aveva optato per chiamare a raccolta le categorie e creare un organismo di coordinamento prima della “fase 2”, oggi si torna a parlare di un pool di esperti che dovranno traghettare l’isola azzurra nel post Covid-19. Ad inizio settimana Marino Lembo aveva, infatti, lanciato un appello ad imprenditori, albergatori e associazioni per fare fronte comune e combattere “un nemico invisibile ed insidioso che rischia di incidere fortemente sul futuro dell’economia turistica isolana”, mettendo a capo di questo organismo l’assessore Paola Mazzina.
“L’obiettivo principale che mi sono proposto – aveva spiegato il sindaco Lembo – è quello di creare uno spazio di confronto e di riflessione per l’elaborazione di proposte concrete nello spirito di fornire la migliore immagine di accoglienza all’insegna della sicurezza”.
E mentre Capri puntava a giocare in casa, nelle stesse ore veniva fuori anche la posizione del comune “di sopra” che annunciava di aver optato per la costituzione di una cabina di regia per la fase 2, per coordinare la riapertura delle attività economiche, affidandola ad un team di esperti. “Questo pacchetto – aveva chiarito il vicesindaco Francesco Cerrotta – dovrà contenere delle misure che regolino ed accompagnino, in modo graduale ed omogeneo, la ripresa delle attività imprenditoriali sul nostro territorio, garantendo, in primis, il diritto alla salute per tutti. I temi oggetto di studio per una ordinata ripartenza potranno essere la sicurezza sanitaria dei nostri cittadini, dei lavoratori nelle loro aziende, dei dipendenti pubblici – aveva aggiunto Cerrotta – ai quali si aggiunge l’organizzazione e la sicurezza ricettiva dei nostri ospiti e dei loro movimenti all’interno del nostro territorio e delle aziende ricettive (alberghi in genere, ristoranti, bar, negozi), i controlli in generale ed, in particolare, della qualità dei servizi offerti e la promozione mediatica del progetto di ripartenza”.
Ad appoggiare la scelta anacaprese era stato anche il gruppo di opposizione Capri Vera che, per primo, nei giorni scorsi, aveva proposto la creazione di una task force per il post emergenza con nomi di spicco tra virologi ed esperti di sanità e comunicazione. “E’ necessario lavorare insieme alla velocità del Comune di Anacapri – aveva commentato il capogruppo Roberto Bozzaotre – perché alle forze politiche vadano affiancate altissime professionalità capaci di farsi portatori presso i tavoli tecnici del Governo delle esigenze del territorio, in grado di stilare un ‘protocollo Capri’ per lavorare ed accogliere in totale sicurezza. E poi via con una massiccia campagna pubblicitaria su scala mondiale”.
A metà settimana, però, il colpo di scena: il sindaco Lembo ha firmato il decreto per la costituzione di un gruppo di lavoro per la “programmazione ottimale del Sistema Capri – Fase 2”. A farne parte, oltre al primo cittadino: i componenti della giunta, i consiglieri delegati a Sanità, Turismo e Volontariato ed il capogruppo di minoranza che dovranno occuparsi di sicurezza sanitaria, occupazione ed ovviamente del rilancio turistico. “Il gruppo di lavoro – si legge nel decreto – potrà avvalersi del supporto di autorevoli esperti con elevate e qualificate competenze ed esperienze professionali in campo sanitario, del settore socio-economico e del marketing territoriale”. Aperta la collaborazione ai rappresentanti di categoria e con il comune di Anacapri “al fine di individuare soluzioni condivise ed omogenee sul territorio isolano”.
Si materializza, dunque, almeno sulle carta la ricerca di linee guida da seguire per salvare la “stagione” ma quel che resta altrettanto fondamentale e necessario è il sostegno a famiglie e lavoratori attraverso misure ad hoc che possono aiutare economicamente chi è in difficoltà.
Noi de L’Isolano chiediamo di “fare presto”, perché mentre si formano tavoli e commissioni passano i giorni e la comunità ha bisogno di protezione. Ora e adesso. Che Capri, dunque, chieda indicazioni ad un team di esperti che possano indicare la giusta via, senza improvvisarsi tuttologi.
Andare per tentativi e fallire, ora non è contemplato, non ce lo possiamo permettere… così come sarebbe meglio abbandonare l’idea del Capri Virus Free, pericolosa e non vendibile.