Oggi ti consiglio… “Omero, Iliade”

Oggi voglio consigliarvi un libro bellissimo, la riscrittura in prosa moderna della più celebre e importante opera di tutti i tempi, del poema epico che ha gettato le basi per tutta la letteratura futura: sto parlando di ”Omero, Iliade” di Alessandro Baricco. 

In questa rielaborazione e reinterpretazione del poema di Omero, Baricco rimuove gli interventi degli dei per concentrarsi esclusivamente sugli esseri umani, sui loro drammi e sulle loro emozioni. 

Il racconto si concentra sui principali eventi della guerra di Troia, dalla contesa tra Achille e Agamennone, alla morte di Patroclo, a quella di Ettore, fino alla decisione finale di Achille di restituire il corpo di Ettore a Priamo. In questa versione, Baricco mette in risalto i vari personaggi coinvolti nella guerra, offrendo prospettive multiple attraverso toccanti monologhi e racconti in prima persona. La storia resta fedele agli episodi centrali dell’opera originale, l’Iliade omerica, ma il cambiamento nella forma narrativa offre una nuova chiave di lettura e accesso emotivo alla tragedia umana della guerra.

Chiaramente, però, l’adattamento di Baricco, pur non distaccandosi particolarmente dall’opera originale, ha un impatto notevole in quanto elimina gli dei e riduce il peso del destino, elementi che sono, invece, centrali nella versione originale. Questo cambiamento conferisce alla narrazione una dimensione più umana, trasformando i personaggi in esseri dotati di una maggiore autonomia decisionale, immersi in una realtà particolarmente difficile e violenta. Il focus sulla fragilità umana emerge in modo forte e disarmante, mentre le guerre e i conflitti appaiono come conseguenze di scelte individuali e non come il risultato della volontà divina. Ovviamente, questo cambiamento di prospettiva, costringe i lettori a riflettere sul tema della guerra in termini moderni, evidenziandone l’insensatezza e la disumanità. 

La scelta di far narrare la storia direttamente ai personaggi i permette di entrare nella psicologia di ognuno di loro e, così, Achille, Agamennone, Ettore e tutti gli altri eroi non sono più figure idealizzate, ma uomini reali, con insicurezze, dubbi, sofferenze, sogni e desideri. 

Questa narrazione in prima persona rende anche il lettore più propenso a comprendere le scelte e le decisioni dei personaggi, rendendo la storia più diretta e coinvolgente.

Tuttavia, questa scelta può risultare controversa per i lettori che amano la dimensione epica e divina dell’opera originale: l’Iliade di Omero, infatti, non è solo un racconto di guerra ma anche una riflessione sul destino e sull’intervento divino nella vita umana. Rimuovendo questo elemento, Baricco crea un’opera diversa, che da alcuni può essere interpretata come una semplificazione eccessiva. 

In ogni caso, L’Iliade di Baricco riesce nel suo intento di modernizzare la più bella delle opere classiche, offrendo una prospettiva emozionante sugli orrori della guerra.

Maria Sofia Falco