Capri in Arte #5 – Maria Pia Ferraiuolo e l’argilla primordiale
di Michele Di Sarno. –
La connessione spirituale tra l’uomo e la terra attraverso il contatto fisico: questo è il perno attorno cui ruota il quinto appuntamento con lo spazio de L’Isolano dedicato agli associati a “Capri in Arte”, l’associazione che si dedica alla valorizzazione dei talenti nostrani attraverso molteplici attività.
Protagonista di questo sabato in arte è Maria Pia Ferraiuolo, artista ceramista caprese che si occupa di realizzare opere d’arte trasformando l’argilla.
Come sempre, siamo curiosi di ripercorrere gli inizi e ciò che ha mosso ogni artista verso la propria disciplina: “La mia passione per la ceramica nasce intorno ai 16 anni. Ho sempre amato disegnare e creare. L’opportunità di imparare seriamente mi è stata data ad un corso del maestro ceramista Massimo Goderecci, dal quale ho cominciato ad apprendere quest’arte antica che è la decorazione su maiolica. Sono stata apprendista presso un’altro laboratorio dell’isola e qui ho continuato ad imparare. Ho seguito corsi di perfezionamento di foggiatura, arte presepiale e modellato artistico”.
L’artista dichiara di lasciarsi ispirare dall’ambiente circostante: a prova di ciò, possiamo ammirare questa rappresentazione di una teiera, dal titolo “Distanziamento sociale” creata a seguito delle nuove norme di comportamento dovute alla pandemia Covid-19. Presentata all’evento Arte’ le stagioni del té, questa realizzazione secondo Maria Pia Ferraiuolo “è un’opera tattile, a tratti minacciosa, volutamente liscia in alcuni punti per evidenziare il bisogno del contatto. I tentacoli esprimono i concetti dell’attaccamento alla vita e della paura per l’ignoto”.

L’artista, parlando ancora delle proprie fonti d’ispirazione, aggiunge: “Dal mare traggo le forme ed i colori. Non mi stanco mai di cercare piccoli particolari che riporto nelle mie opere.
Sperimento sempre nuove tecniche cercando di renderele compatibili con la mia visione di ceramica naturale e moderna non tralasciando la tradizione e le radici dell’isola”.
A proposito del mare, quest’ultimo si è reso sia sfondo che protagonista nell’opera “Dal mare”, presentata all’evento Matres 2020, a cura dell’associazione “Pandora Artiste Ceramiste”.
“Il vaso di Pandora – ci racconta Maria Pia Ferraiuolo – è una bottiglia ritrovata aperta in fondo al mare. Tutto il suo contenuto si è riversato e dentro è rimasta solo una piccola piovra che tenta di richiuderla. Ma ormai il danno è fatto”.

A questo punto, come anticipato all’inizio dell’articolo, conosciamo l’aspetto forse più particolare di cui ci parla quest’artista: “Manipolare l’argilla mi riporta alla terra, al contatto ancestrale con essa, darle forma mi dà carica.
La terra, l’aria, l’acqua ed il fuoco sono gli elementi della vita: in quest’isola posso trovare tutto ciò che mi serve per continuare questo bellissimo viaggio creativo”.
E proprio la vita è protagonista dell’ultima opera di Maria Pia Ferraiuolo che abbiamo il piacere di condividere in questo quinto viaggio nel mondo dell’arte isolana. “Battito” – questo il titolo della realizzazione – è stata in mostra con “Capri in Arte” nelle vetrine di Capri e “fa parte di un’opera modulare, il primo contatto con la vita: dal mare provengono tutte le forme di vita. Milioni di battiti sul cuore della terra”.

Il forte legame con il mare attraverso la terra è certamente un concetto affascinante che siamo felici di aver appreso e condiviso con voi che, ci auguriamo, siete invitati per sabato prossimo alla scoperta di un nuovo talento isolano.
Intanto, potete seguire il percorso artistico di Maria Pia Ferraiuolo e di tutti gli associati a “Capri in Arte” attraverso i contatti social – Facebook ed Instagram – dell’associazione.