Gargiulo, una missiva per Capri

Lettera aperta del Presidente di Federalberghi Capri, Sergio Gargiulo agli amministratori, agli imprenditori, ai lavoratori ed ai cittadini dell’isola.
“Cara Capri, fai attenzione, la stagione del turismo è finalmente partita e l’isola sta ritrovando il suo naturale ruolo di attrattore turistico ma questo non deve farci dimenticare quello che è successo né tantomeno i rischi che ancora si corrono così come dobbiamo essere abili ad ottimizzare le opportunità che ci riserverà una stagione dove sicuramente non assisteremo allo sbarco di turismo straniero cui siamo abituati. Tutto ciò non deve indurre ad affrontare questi mesi con poca attenzione e una certa approssimazione e superficialità come invece pare evidente agli occhi di chi vive di turismo da oltre 50 anni. Non bisogna lasciarsi andare: il nostro territorio ha bisogno di una presa di coscienza collettiva, dei cittadini che in questi mesi hanno dato prova di responsabilità e devono continuare a darla, dei turisti che devono sapersi integrare in quella che è la realtà attuale con le regole che la comunità si è data, e c’è bisogno che il controllo già ottimamente esercitato in questi mesi dalle Forze dell’Ordine venga mantenuto costate e, laddove possibile, reso preventivo di possibili problemi. Capri ha un nome e una tradizione ma in quanto isola ha anche una natura particolare. Non possiamo correre rischi, né sul piano sociale, né su quello sanitario e certamente non ne vogliamo correre dal punto di vista economico. Occorre che tutto continui a funzionare alla perfezione per vivere in serenità i prossimi mesi e per raggiungere l’obiettivo, come ho sempre chiesto, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Evitando se possibile polemiche strumentali nel momento in cui siamo chiamati al massimo sforzo collettivo.
C’è bisogno di idee per affrontare i prossimi mesi e per cercare di andare oltre la soglia di ottobre per provare a recuperare qualcosa in più su quel che inevitabilmente risulterà perso a chiusura dei bilanci. C’è bisogno che ognuno reciti bene il suo ruolo, col massimo del rigore ma anche con una visione propositiva di chi si occupa della parte amministrativa e con la massima professionalità di tutti noi che da decenni siamo chiamati a fare di Capri una delle pietre miliari del turismo internazionale. E’ un appello che rivolgo a tutto il settore turistico, agli imprenditori come ai lavoratori degli alberghi, dei negozi, delle attività di servizio, ai marinai delle compagnie di navigazione ed a chi accompagna gli escursionisti. Ritroviamo lo spirito caprese che si sembra essersi perso in una inaspettata primavera. Ritroviamo l’orgoglio di essere Capri e di essere capresi, non lasciamoci andare, mettiamo da parte l’approssimazione. Vedo in giro troppe giacche bianche di chef che si muovono per l’isola. La giacca bianca si porta in cucina, un professionista non la indosserebbe mai per attività non connesse al suo lavoro. Riflettete bene: quale idea può farsi un turista che vede uno chef a spasso in divisa, la stessa divisa che indosserà in cucina, in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo? Occorre quindi senz’altro moderazione nei ragionamenti, attenzione nei comportamenti e la passione e la competenza che a Capri non sono mai mancate”.