Fucito: “Pronti per settembre”
Incontriamo la professoressa Sonia Fucito, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Nievo, che ci accoglie presso la presidenza dove sta terminando una riunione con l’ingegnere tecnico responsabile della sicurezza per la definizione degli spazi da applicare nelle aule in ottemperanza alle norme per il distanziamento sociale in vista del nuovo anno scolastico.
- La scuola è pronta per la ripartenza?
“Sì, dalle verifiche che stiamo in questo momento terminando, possiamo affermare che non abbiamo carenze di spazi. Le lezioni si potranno tenere normalmente nel rispetto delle norme di distanziamento. Non dovremmo ridurre il tempo scuola o rinunciare alla settimana corta. L’unico piccolo disagio potrebbe essere l’applicazione dei turni a mensa, oltre ovviamente all’uso delle mascherine durante gli spostamenti. Ci auspichiamo, ma siamo certi, che il Comune risponderà alla nostra richiesta di acquisto di banchi e le sedie per il nuovo assetto distanziato”.
- Starà anche agli alunni rispettare le regole nei momenti non strettamente didattici. È favorevole alla proposta di inserire questa valutazione nel voto di condotta?
“Certo, il voto di condotta deve rispecchiare anche i comportamenti corretti nell’ambito della prevenzione dei contagi. Ovviamente sta ai docenti ed alle famiglie indirizzare gli alunni verso atteggiamenti appropriati anche quando non si è al proprio posto al banco. Andremo ovviamente a modificare il regolamento di istituto ed il patto di co-responsabilità con le famiglie adeguandoci a questo nuovo parametro”.
- Facciamo un passo indietro: didattica a distanza, come valuta l’esperienza?
“È stato difficile, però siamo riusciti ad organizzarci seguendo il criterio della flessibilità, lasciando massima libertà ai docenti che hanno scelto le metodologie più efficaci per le diverse materie, classi e gruppi di età degli alunni. E riscontro che docenti, alunni e famiglie hanno svolto egregiamente la loro parte”.
- Nello sfortunato caso che anche l’anno prossimo si dovesse ricorrere alla didattica a distanza, come ci si è organizzati?
“Ci siamo attrezzati con la G-Suite, un pacchetto completo di applicazioni per svolgere le lezioni in modalità sincrona ad avvalerci di tutti gli strumenti per svolgere verifiche e quant’altro, in massima sicurezza e rispetto della privacy: mi riferisco a vari incidenti accaduti in Italia con incursioni di hacker o semplici disturbatori nelle lezioni online. Ovviamente anche se si tratterà di lezioni sincrone, non costringeremo gli alunni della scuola dell’infanzia, ad esempio, a stare di fronte ad un computer o un tablet per più di 20 minuti, la loro esperienza didattica è completamente diversa da quella delle scuole primarie e secondarie e bisognerà adottare accorgimenti particolari”.
- Tornerà l’educazione civica nelle scuole. Una grossa riconquista?
“Assolutamente e sarà un insegnamento interdisciplinare, non sarà solo lo studio della Costituzione e del funzionamento della cosa pubblica, ma spazierà anche su altri temi come quelli ambientali ed animalisti, per esempio, che potranno essere illustrati dagli insegnanti di scienze, mentre i docenti di educazione fisica potranno parlare di corretta alimentazione, ed ancora tutte le tematiche derivanti dai pericoli della rete e all’uso corretto dei dispositivi elettronici rientrerà nelle competenze degli insegnanti di materie tecniche. Non mancherà un discorso ‘trasversale’ sulla scelta critica delle fonti internet alle quali affidarsi e il trattare temi delicati come il bullismo online e non, ed anche il rispetto delle idee altrui”.
- Capri in quest’ultimo aspetto ha delle differenze con altri luoghi più “caldi”?
“Certamente la situazione è migliore, ma non è esente da criticità. Per esempio a Capri, come anche in penisola sorrentina, nei singoli istituti, già dalla primaria i ragazzi badano a chi ha il capo firmato o meno, per esempio, e creano delle piccole ghettizzazioni: la cosa mi ha sempre lasciato basita, probabilmente parte della colpa è di alcuni personaggi e valori effimeri che vengono osannati sui social. Un po’ differente invece è la situazione nelle grandi città dove le contrapposizioni sono fra le diverse scuole caratterizzate alcune da alunni di famiglie più benestanti ed altre frequentate da alunni provenienti da situazioni più complesse. Credo che comunque si debba lavorare molto sulle realtà ‘ovattate’ come quella di Capri, perché i nostri ragazzi, un domani, proiettati in un ambiente cittadino, o ancora più avanti in ambito lavorativo, rischiano di trovarsi svantaggiati”.
- Quindi è tutto pronto?
“Partiremo i primi di settembre con corsi di recupero e consolidamento, visto che negli ultimi mesi dello scorso anno scolastico è mancato il contatto vis-à-vis. Non si insegna solo con parole e nozioni ma anche con la prossemica, il linguaggio non verbale. Dobbiamo ripristinare questo contatto alunno-docente e l’abitudine al gruppo classe. Abbiamo in cantiere nuovi progetti con Marevivo, vari progetti sportivi e idee per potenziare il dialogo scuola-famiglia”.
- Noi de L’Isolano torneremo con “Blogging Class”?
“Certo! I ragazzi sono stati entusiasti, a proposito vi ringrazio per la disponibilità. Per la scuola il giornale è un’esperienza completa, gli studenti possono consolidare le loro competenze linguistiche e artistiche e lavorare a gruppi in un’ottica di interdisciplinarietà e multimedialità. Fra l’altro così imparano divertendosi e sono davvero orgogliosi quando vedono pubblicati i loro lavori”.