Ritagli di Tempo #23: Dal colpo al polpo

di Michele Di Sarno. –

Trenta milioni di lire del 1949 si traducono in circa mezzo milione di euro, oggi. Tanto valeva la refurtiva sottratta nel dicembre di settant’anni fa all’austriaca Frida Reinger (o Elfrida Reininger, stando alle due diverse versioni pubblicate sul Corriere della Sera tra il ’49 e il ’50) che viveva da anni, sola, in una villa periferica su a Cesina, “La Bagattella”, recentemente citata in un libro dell’artista Maria Pia Severi.
Ed è proprio in quella villa che avvenne il furto di un piccolo scrigno di gioielli, nonché di argenteria, oggetti di valore e biancheria. Fin qui, a parte la relativa eccezionalità del furto (sia per l’entità dello stesso che per il luogo dove avvenne), siamo nei limiti della semplice notizia di cronaca.

Tuttavia, un mese dopo (quindi, nel gennaio del 1950), accadde l’impensabile: un pescatore caprese, Giuseppe Ruggiero, era con la sua barca a ridosso della scogliera – non è indicato esattamente se a Marina Grande o a Palazzo a Mare – e riuscì a beccare un grosso polpo. Una volta caricata la preda sulla propria barca, si accorse che questa stringeva tra i propri tentacoli – stento a crederlo, ma diamo credito alla stampa – delle posate d’argento.
Approfondendo la curiosa scoperta, Ruggiero si accorse che anche in mezzo agli scogli c’erano dei preziosi depositati. Denunciando l’accaduto ai Carabinieri, questi ultimi compresero ben presto che si trattava di gran parte della refurtiva del colpo in villa.
In un terzo articolo dedicato alla vicenda, pubblicato nel marzo del 1950 e in cui si faceva il punto sull’aumento dei furti nelle ville di Capri in quel periodo, risulta che non si era riusciti a capire le dinamiche né del furto né del fortunoso ritrovamento: certamente, i capresi venivano etichettati come al di sopra di ogni sospetto.

Fu un incidente durante la fuga, si trattò di un dispetto anziché di un furto o di un’improvvisa redenzione dei responsabili? Solo il nostro mare conosce la verità e, non c’è polpo che tenga, continuerà a custodirla tra i piccoli misteri della nostra storia.