Capri frena sulla riapertura. Marino Lembo: qui niente gite

di Claudia Catuogno. –

Capri riapre. Ad annunciarlo è il governatore De Luca che toglie il freno alla ripartenza delle isole del Golfo voluto dai sindaci: da Capri a Ischia e Procida. Lunedì prossimo — salvo ulteriori ordinanze comunali — si potrà sbarcare a Marina Grande senza autorizzazione ma con autocertificazione. Occhio, però: no agli spostamenti per gite o quant’altro. Resteranno in vigore i comprovati motivi previsti dal Governo: chi lavora sull’isola, chi ha un affetto stabile all’ombra dei Faraglioni o chi è residente in uno dei due comuni potrà far rientro senza dover essere preventivamente autorizzato dai sindaci.

Dal 10 al 17 maggio inizia, dunque, per le isole la seconda fase, prorogata di una settimana su richiesta delle amministrazioni comunali che avevano invocato più tempo per organizzarsi rispetto ai contenuti dell’ordinanza regionale numero 42. Confermati i massicci controlli al porto per chi proviene dalla terraferma, così come nei punti nevralgici dell’isola, e le operazioni di sanificazione di automezzi e merci. Aumentano di alcune unità le corse di aliscafi e traghetti che collegano Capri con Napoli, Sorrento e Castellammare di Stabia, ridotte all’osso durante i giorni dell’emergenza. Riaprono alcuni ristoranti e bar ma solo per asporto e consegna a domicilio. Anche il trasporto pubblico su ferro e su gomma riprende seppur con numeri ridotti sia per capacità di passeggeri che per corse effettuate. E se i turisti dovranno aspettare almeno fino al 18 maggio per visitare l’isola di Tiberio, a sorpresa, invece, il via libera per le “seconde case”. Da lunedì villeggianti e cittadini che vivono stabilmente altrove ma sono residenti a Capri possono far rientro e raggiungere le ville delle vacanze nei quartieri residenziali senza alcuna autorizzazione preventiva. Potranno tornare a casa senza bisogno di nulla osta anche gli studenti fuori sede.

Ha piena fiducia in De Luca il sindaco di Capri che il 2 maggio aveva firmato un’ordinanza restrittiva per l’accesso dei lavoratori con l’obbligo di comunicazione preventiva che resterà in vigore fino a domenica prossima, salvo decisioni dell’ultima ora. «Vediamo che succede — ha commentato Marino Lembo il governatore sa quello che fa e sono sicuro che porterà avanti dei provvedimenti che continueranno a tutelarci. Aspetto di leggere la nuova ordinanza regionale per capire se saranno necessarie misure differenti per la nostra isola. Fino al 10, però, continueremo a verificare i requisiti per chi arriva ed a scaglionare gli ingressi di operai ed impiegati; la guardia resterà alta. Restano valide anche le prescrizioni di non uscire dai posti di lavoro per i non residenti ed i controlli serrati al porto, così come il rispetto delle distanze di sicurezza e l’utilizzo delle mascherine. C’è voglia di ricominciare, presto riapriremo in sicurezza».

Plaude alla riapertura annunciata dalla Regione il vicesindaco del comune “di sopra” Franco Cerrotta. «Un’isola internazionale come la nostra non può restare chiusa ancora a lungo — ha detto —, tutto il mondo si prepara alla seconda fase e lo faremo anche noi. Stiamo lavorando per ripartire alla grande ed ancor più adesso siamo pronti a spingere il piede sull’acceleratore». Tre gli esperti che dovranno supportare le amministrazioni isolane nella gestione del post Coronavirus . Si tratta di Franco Faella, infettivologo, coordinatore del Reparto Covid-19 dell’ospedale Loreto Mare; Maria Triassi, presidente della task force Emergenza Coronavirus e Annamaria Staiano, vicepresidente della Società italiana di Pediatria.

E mentre gli hotel isolani restano chiusi per scelta ed i B&B per decreto, Federalberghi Capri chiarisce che è vietato pensare ad un’estate inesistente. «Ben venga un’apertura graduale — ha detto il vicepresidente Lorenzo Coppolaè il momento di mettere in campo un piano per la stagione turistica, dicendo “no” a questo miscuglio di forzature attuate nella speranza che nessuno le contesti. Piuttosto che un atteggiamento di apertura o chiusura dovremo già pensare a “come” riaprire. Capri, Ischia e Procida devono far presente che ripartire in autunno per noi non è una possibilità — sottolinea Coppola —; ad ottobre saremo già alla canna del gas per cui Governo e Regione devono darci delle dritte. Dobbiamo programmare la ripresa nei minimi dettagli e iniziare a farlo subito. Preservare la salute della comunità era un requisito imprescindibile, ma ora stabiliamo le misure di sicurezza e andiamo avanti con questa estate che servirà soltanto a ridurre i danni. Non esiste ancora un modello Capri ed è gia tardi».

Fonte corriere.it