Pasqua 2020: a porte chiuse!

di Claudia Catuogno. –

Capri chiude per Pasqua, scatta il blocco anti-contagio: autorizzazioni extra per sbarcare sull’isola. Al divieto di spostamento in un comune diverso, Capri e Anacapri aggiungono ulteriori misure utili a scoraggiare – se non a tenere proprio fuori dalla porta – eventuali “falsi residenti” che potrebbero sbarcare in questi giorni sull’isola diretti verso le seconde case. A dettare il passo – come ormai accade dall’inizio dell’Emergenza Covid-19 – è il lungimirante comune di Anacapri che, oltre all’autocertificazione, richiede un’autorizzazione che gli uffici dell’ente rilasciano solo dopo aver verificato la reale necessità che giustifichi lo spostamento.

“Con l’approssimarsi delle festività pasquali – si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco Alessandro Scoppac’è il rischio di numerosi sbarchi da parte di altrettanti vacanzieri con l’evidente pericolo di contagi. Con decorrenza immediata e fino al 14 aprile è vietato a chiunque di entrare nel territorio del comune di Anacapri, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di salute, necessità ed urgenza. E’ obbligatorio che tutti i soggetti che rientrano nella suddetta casistica presentino, almeno ventiquattr’ore prima, la richiesta di ingresso”.
Un’autorizzazione che sarà rilasciata via mail dagli uffici comunali solo dopo attento controllo della documentazione a supporto delle domande di ingresso.

Ventiquattr’ore dopo, anche Capri alza le barriere e prova a tener fuori lo spettro del Covid-19. Dopo l’accesa polemica per il primo caso di contagio che ha travolto il sindaco Marino Lembo e la sua giunta per le comunicazioni insufficienti e confuse diffuse dalla pagina social del comune, anche Capri segue l’esempio di Anacapri e chiude i confini ai residenti in arrivo dalla terraferma. E’ entrata in vigore lo scorso 7 aprile, infatti, l’ordinanza sindacale n.18 con la quale è stato disposto, oltre alla denuncia ed alla sanzione penale, il reimbarco in caso di spostamenti non autorizzati per chi proviene da Napoli, Sorrento e Castellammare. “Ancora una volta innalziamo il livello di sicurezza – ha detto il sindaco Lembo anche in vista di possibili arrivi nel periodo di Pasqua”. L’obiettivo è, dunque, quello di scongiurare l’assalto dei vacanzieri in occasione delle festività pasquali che potrebbero far rotta verso i Faraglioni per raggiungere le seconde case. Solo poche settimane fa, la giunta caprese aveva messo il veto all’apertura delle attività commerciali con dipendenti non stanziali, invitando anche forze dell’ordine e personale sanitario a soggiornare sull’isola – offrendo anche alloggi gratuiti – per evitare qualsiasi contatto con l’esterno.

Una Capri blindata che per la prima volta resta chiusa a Pasqua e mira a mettere al sicuro il trend positivo e tenere lontano lo spettro dell’emergenza Coronavirus: Anacapri conta 1 solo contagiato e 7 negativi.
A Capri, invece, si registrano 1 tampone positivo e 5 negativi (dati aggiornati al 10 aprile 2020). Intanto, proseguono i controlli serrati al porto in concomitanza dell’arrivo delle pochissime corse di traghetti e aliscafi che raggiungono l’isola dopo le ordinanze dello scorso weekend che raddoppiano il blocco anti contagio.
Negli ultimi giorni, diverse persone sono state multate e rispedite a Napoli con il primo mezzo utile: erano sprovvisti di autorizzazione e sono stati bloccati dagli uomini della task force in servizio al porto di Marina Grande, mentre continuano ad essere decine e decine le segnalazioni dei cittadini su sbarchi “clandestini” e ville aperte ai falsi residenti.