Giochiamoci su #2: Riprendiamo i vecchi videogames!
di Ugo Canfora. –
Anche in questo numero de L’Isolano mi viene affidato il “duro lavoro” di occuparmi di giochi e svago. Nello scorso numero di questa rubrica, che mi auguro duri ancora per poco, perché la sua fine significherebbe che siamo tornati tutti indaffarati e produttivi, vi ho parlato dei giochi da tavolo, poiché non volevo alimentare l’attitudine di molti giovanissimi e non di trascorrere troppo tempo con i videogiochi.
Bene, neanche a scriverlo, vengo indirettamente smentito dall’OMS che – giuro, non è una fake news! Controllate pure – dichiara che in tempi di quarantena i videogame sono un ottimo modo di passare il tempo.
Quindi oggi parliamo di questo argomento. Non mi rivolgo ai millennials, perché dare loro consigli sui videogame attuali sarebbe come andare a vendere il ghiaccio agli eschimesi, ma alla generazione degli “anta” che una trentina di anni fa in maniera molto low profile (perché al tempo giocare a videogiochi non era cool) si trastullavano in questo passatempo e poi con il passare degli anni, sfortunatamente, hanno perso il filo di questo settore in continua evoluzione. Insomma ritorniamo agli anni ’90 spingendoci fino al giro di boa del nuovo millennio ed oltre, dagli anni del Commodore Amiga a quando i PC iniziarono ad essere comunemente diffusi nelle nostre case. Ah, quei “bei giochi di una volta”!
Ed è appunto un sito dal nome Good Old Games (www.gog.com) che, oltre ad un catalogo più “moderno”, propone quegli indimenticabili classici che vanno dagli Anni ’90 in avanti. Sta a voi poi decidere fino a che annata volete considerare un gioco “classico”. I videogame “vintage” possono essere acquistati e scaricati ad un prezzo veramente irrisorio, spesso pochi euro e nonostante al tempo girassero su pc molto diversi da quelli attuali, sono ottimizzati per essere installati e giocati senza problemi su hardware attuale.
La buona notizia è che non servono computer mostruosamente potenti per farli girare ma, se rimaniamo nel range dei titoli degli anni di cui vi parlavo prima, basta qualsiasi vecchio “residuato bellico” che riesca a far partire Windows. Per cui, ecco qui, amici quarantenni o cinquantenni, ormai stimati professionisti, seri lavoratori e padri di famiglia, un’altra idea per occupare queste (speriamo poche) settimane che ci separano dal graduale ritorno alla normalità ed alla vita di sempre.
Accendete il vostro Pc da lavoro, o il vecchio portatile che non usate mai e rituffatevi in questo vecchio passatempo, che ai tempi nostri era quasi da praticare di nascosto perché da “sfigati”.
Ora di acqua ne è passata sotto i ponti, e sono sicuro che specialmente chi oggi ha figli sa di cosa parlo. Anzi, potreste coinvolgere proprio loro in questo recupero dei classici: facciamo vedere loro come giocava “la vecchia guardia”, in barba ai loro modernissimi videogiochi che seguono le mode del momento.