Ritagli di tempo #4: Quarant’anni che chiediamo un ospedale degno

– Michele Di Sarno –

“L’isola di Capri vuole un ospedale che funzioni bene”. “Vuole”: voce del verbo “volere” coniugato all’indicativo presente sul “Corriere della Sera”, quel 6 maggio del…1979. Ci fu un corteo, voluto dagli storicamente risoluti anacapresi, per chiedere un incremento del personale ospedaliero. Più forte fu il titolo coevo de “La Stampa”, in cui viene citata la dura presa di posizione della popolazione: “Se non ci date i medici, non votiamo”. Irriconoscibili.

A parte gli scherzi, la ragione per cui ho ripescato questi articoli non è tanto il voler appurare ancora una volta quanto di meno avessimo da perdere – e quanto più lungimiranti fossimo – decenni e decenni fa, ma risiede nel fatto che mi colpisce come i motivi del nostro malcontento, con il passare degli anni, restino esattamente, meccanicamente (morbosamente?) gli stessi: nella storia siamo passati da Papa Wojtyla a Papa Bergoglio, da Jimmy Carter a Donald Trump, dal Telex al 5G, si sono sciolti i Pooh ma noi siamo ancora alle prese con il Capilupi, Via Krupp e i collegamenti marittimi.

La politica locale, coadiuvata dall’attivismo cittadino, fa quel che può ma va a sbattere sistematicamente contro ostacoli enormi, dalla continua richiesta di tagli alla spesa pubblica fino alla scarsa considerazione per un territorio che, benché prestigioso, rappresenta lo 0,07% della superficie della Regione Campania e lo 0,25% della sua popolazione. Ormai, la gente ripone più fiducia in auspicati interventi di “Striscia la Notizia” o de “Le Iene”, che nel riconoscimento naturale del proprio diritto alla salute. Cerchiamo il clamore mediatico perché Capri è cresciuta grazie al suo fare continuamente notizia ma dobbiamo rassegnarci al fatto che dell’isola, a chi è al di là del mare, interessa soltanto il bello che la riguarda: se il nostro ospedale è un pochino famoso lo dobbiamo solo al fatto che qualche anno fa ci andò il calciatore Gonzalo Higuaín dopo essersi tuffato incautamente su uno scoglio.
Ah, se fosse successo a Maradona!!